Com’era la pizza, onorevole Ragusa?
«Si sbaglia: non c’è nessuna pizza».
Ma come? Ancora non è manco stato rieletto e già si tira indietro? Gli impegni con gli elettori si rispettano…
«In questa storia della pizza gratis non c’entro nulla. E poi potrebbe essere uno scherzo, una presa in giro…».
Un fotomontaggio?
«No, non dico questo. Qualcuno gliel’ha mandata, alla Lucarelli. Ma non si farà più niente».
Perché ha capito che non era il caso…
«L’incontro non l’ho organizzato io. Ma un mio amico, un commerciante proprietario di un forno. Sa quanti me ne organizzano? Non ho più un solo buco nell’agenda. Che ci posso fare se spunta un cartello con quella minchiata? L’ho chiamato e gli ho detto di annullare tutto».
È esagerato pensare al voto di scambio con la pizza, ma il post ha avuto decine di commenti. I più teneri parlano di metodo da vecchia politica.
«Ho parlato con i miei avvocati: non c’è problema, non esiste. E poi come si può credere che uno ti dà il voto per una pizza? La provincia di Ragusa è il fiore all’occhiello della Sicilia: abbiamo il Pil più alto della regione».
Più Pil per tutti… E pizza gratis…
«Non c’è niente da scherzare. Io sono uno che fa politica sul territorio, a contatto con la gente. Il mio slogan è “popolare come voi”. Quand’è venuto Salvini l’ho accolto in un’azienda di floricoltura, un’eccellenza del Ragusano. C’erano centinaia di persone, non per la pizza. Ma per parlare di problemi e proporre soluzioni. Questa è la vita reale, non quella di chi sta in salotto a fare i twitter…».
La vita reale è anche il voto che deciderà il destino di Italia e Sicilia. E come si fa la campagna elettorale…
«E io la sto facendo al meglio, come la Lega e Prima l’Italia. Parlando con la gente di cose concrete: come pagare le bollette, dare lavoro ai nostri figli…».
E poi perché la pizza? Voi avete le “scacce”, una meraviglia. Le fanno più buone a Ragusa o a Modica?
«Mi verrebbe da dire: a Scicli. Ma le rispondo: è buona ovunque. Perché sono in campagna elettorale…».