GELA – Gela ha perso ben sei interventi, con stazione appaltante il Comune: oltre alla celebre “area verde con parco agility per cani” da 400mila euro, il progetto “Tre vie, una piazza” (titolo generico, ma si tratta della riqualificazione del cuore della città, con 8,5 milioni di fondi), lo stadio di contrada Marchitello (15,5 milioni), l’Orto Pasqualello (8 milioni), l’asilo in via Albinoni (850mila euro), la riqualificazione urbana di Macchitella (160mila euro).
Anche a Termini Imerese, la revoca di fondi è pesante: 8,3 milioni di opere di urbanizzazione dell’area di 3ª fase dell’agglomerato industriale (stazione appaltante Irsap); 5,6 milioni quartieri Serio e Porta Euracea (Protezione civile); 575mila euro impianto sportivo in contrada Bragone (Comune); 400mila sicurezza del porto (Autorità portuale di Palermo).
Dove finiranno i 48,3 milioni di Gela e Termini? Il singolo intervento più ingente è sulla rete viaria della zona industriale di Catania (10 milioni), seguito dal “Bct-Breast Cancer con radiosensibilizzanti in radioterapia convenzionale e protonterapia” di Catania (7,9 milioni).
Poi i contenitori con più misure: 14,6 milioni per l’incremento dei “Contratti di sviluppo”, con riguardo al Calatino dopo la chiusura del Cara di Mineo. Altri 12,1 milioni per la quota parte (il 3%) della Regione nell’Accordo per l’innovazione del Mise (23 progetti siciliani). E 2,7 milioni per cofinanziare quattro Accordi per l’innovazione; Mise-Italtel; Fondazione Giglio; “Tauta” di Tomware; rete mobile 5G Vodafone; “Arrowhead Tools” di StMicroelectronics; “MadeIn4” di St-Cnr-Polito-Comau-Fca Italy.
Infine, 921mila euro per la riqualificazione delle ex Asi. Con due progetti chiesti da Confindustria Siracusa: manutenzione straordinaria della bretella del porto commerciale di Augusta e la messa in sicurezza dell’“Asse secondario Montedison-svincolo Punta Cugno”».