PALERMO – Con una spesa di circa 6,9 milioni di euro l’assessorato alle Attività produttive della Regione siciliana affronta l’avventura di Expo 2015 con tre obiettivi principali. Il primo è quello di “aumentare le reti di impresa, le aggregazione e diffondere la cultura di rete”. Queste le linee guida che sono state illustrate dall’assessore Linda Vancheri nel corso di una audizione in commissione Attività produttive, presieduta da Bruno Marziano del Pd, questa mattina all’Ars. Il secondo obiettivo, ha aggiunto l’esponente del governo Crocetta, “consolidare l’export delle imprese siciliane verso aree larghe: Usa, Canada, Giappone, Eau, Svizzera, Germania e Nord Europa”. Ed infine “sviluppare partnership internazionali per la nuova programmazione”. Queste saranno anche le linee guida del nuovo corso di finanziamenti europei ed “Expo potrà rappresentare una occasione unica”, ha aggiunto Vancheri.
Ma non tutto in questo avvio di manifestazione sembra essere andato per il verso giusto. A partire da alcuni ritardi nell’allestimento dei padiglioni che i responsabili della task force dell’assessorato attività produttive imputano agli organizzatori. L’audizione della Vancheri era stata chiesta dal M5S dopo un’ispezione fatta a Milano da una delegazione del Movimento al padiglione riservato alla Sicilia. «La visita – ha detto Giancarlo Cancelleri – ha suscitato in noi infinite perplessità. Ci siamo trovati davanti ad un padiglione ridicolo, grande appena una ventina di metri quadrati, che ci costerà 8 milioni di euro. Una cosa assurda che difficilmente potrà essere di beneficio per la nostra isola e le nostre imprese. Chiederemo spiegazioni dettagliate sulle spese e il cronoprogramma degli obiettivi da raggiungere».
«La mission di Piazzetta Sicilia è quella di sostenere le imprese, di favorire il BtoB e di fare conoscere alle delegazioni straniere i nostri prodotti, non è certamente uno spazio di degustazione per le grandi folle» è stata la risposta della Vancheri alle critiche di Cancelleri.
Linda Vancheri ha fornito anche alcuni dati sulle spese. Per piazzetta Sicilia, lo spazio di 110 mq dedicato alle imprese di Expo, la Regione siciliana, ha stanziato 320 mila euro mentre per l’intera convenzione firmata dall’assessorato regionale alle Attività produttive con l’organizzazione milanese e che include tutti gli spazi espositivi a disposizione della Sicilia, la spesa prevista è pari a 2,44 milioni di euro.
L’assessore ha precisato che «al momento non è stato speso nemmeno un euro», aggiungendo che la convenzione con Expo «a consuntivo potrebbe far abbassare la previsione di spesa». In totale l’assessorato ha disposizione 6,94 milioni di fondi comunitari, attraverso le misure per l’internazionalizzazione delle imprese: 1,81 mln per i progetti camerali, 258 mila euro per i territori, 1,25 mlm per le operazioni di BtoB, 126 mila euro per la comunicazione internazionale, 238 mila euro per l’attività video, 131 mila euro per la connettività e le app, 3.288 euro per la piattaforma BtoB, 148 mila euro per le infrastrutture streaming, 1.976 euro per altre infrastrutture.
Giovedì, invece, è prevista anche l’audizione del responsabile unico del cluster BioMediterraneo, Dario Cartabellotta, l’altra area di Expo in capo alla Sicilia, questa volta alle dirette dipendenze dell’assessorato all’agricoltura. Anche in questo caso ci sono stati dei ritardi nella consegna dei padiglioni con diverse polemiche che si sono sollevate a ridosso della apertura della manifestazione milanese. «Una parte delle critiche rivolte alla Sicilia dipendono da inadempienze. Se nei contratti sono previste delle penali dobbiamo fare in modo che vengano rispettate. Le responsabilità di Expo vanno chiarite», ha detto il presidente della commissione Bruno Marziano.
Intanto il Comune di Ragusa (leggi qui il commento di Michele Nania) ha deciso di ritirarsi dalla partecipazione al Cluster BioMediterraneo nell’ambito di Expo 2015 chiedendo la restituzione di 7.500 euro, già versate, lo scorso novembre. Il sindaco, Federico Piccitto (M5S), ha scritto al governatore siciliano, Rosario Crocetta, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca, per chiedere il rimborso della somma. «Le poche informazioni a disposizione sulla presenza della Regione siciliana a Milano – afferma il sindaco di Ragusa – hanno superato persino le più pessimistiche previsioni. L’immagine complessiva è quella di una Sicilia in declino priva di progettualità, incapace persino di presentarsi attrattiva di fronte ad un pubblico qualificato italiano e internazionale come quello di Expo: un’immagine che non vogliamo, né possiamo accettare». «A pochi giorni di distanza, nulla si sa del coinvolgimento dei Comuni e dei territori in generale – prosegue – Le diverse richieste di incontro finalizzate a chiarire gli aspetti principali della partecipazione del nostro Comune non hanno avuto riscontri, nonostante l’adesione del 29 novembre scorso e il successivo pagamento del contributo richiesto».