Palermo, Forello e Argiroffi espulsi dal M5S: «Non c’è democrazia»

Di Redazione / 24 Luglio 2019

Palermo – Il M5S ha espulso Ugo Forello, ex candidato a sindaco di Palermo per il movimento, e la consigliera comunale Giulia Argiroffi. I provvedimenti sono stati consegnati poco fa l’uno a pochi minuti di distanza dall’altro. “La fase di epurazione si sta completando, è un fatto gravissimo”, dice Forello a caldo in una intervista all’Adnkronos. “Mi viene contestato il reato d’opinione – spiega – l’avere leso con le mie dichiarazioni l’iimmagine dei 5 Stelle. Ritengo che non possa esistere un movimento in cui si possa vietare ai propri iscritti la possibilità di esprimere il proprio dissenso. Tutto questo dimostra che nel M5S non c’è democrazia”. E aggiunge: “Io ho combattuto fin dove ho potuto”. Il provvedimento è stato firmato dal collegio dei probiviri.

Per quanto riguarda Claudia Argiroffi il collegio dei probiviri ha motivato la decisione parlando della sua indipendenza dai lavori del resto del gruppo consiliare. La circostanza si è appresa nel corso della seduta del Consiglio comunale di Palermo, durante la quale l’ex capogruppo e candidato sindaco dei grillini, Ugo Forello, ha annunciato il passaggio al gruppo Misto. Ed ha deciso di confluire nel gruppo Misto anche Claudia Argiroffi. Così si assottiglia il gruppo del M5s a sala della Lapidi, che resta formato da soli tre consiglieri comunali: Concetta Amella, Rosalia Lo Monaco e Antonino Randazzo. “Il Movimento 5 stelle – commenta il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici – non tollera la democrazia, la libertà di pensiero o di opinione: a Giulia Argiroffi e Ugo Forello, consiglieri comunali eletti nel M5S e passati al gruppo Misto, va la nostra piena solidarietà. Due consiglieri capaci e appassionati che in questi anni si sono spesi per Palermo, seppur da posizioni di opposizione, e che non meritavano un simile trattamento ma che hanno dovuto scoprire, a proprie spese, il lato oscuro di un Movimento nato sulle ceneri del populismo e che sta portando il Paese allo sfascio”. Per Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno di Sinistra Comune “l’espulsione della consigliera comunale Argiroffi dal Movimento 5 Stelle e l’uscita dal gruppo di Ugo Forello sono una ulteriore conferma della subalternità dei Cinquestelle alla Lega”. 


“Le parole del consigliere Forello in aula – aggiungono – sono state chiarissime: a non avere cittadinanza nel movimento sono state tutte le idee e gli interventi non in sintonia con il Ministro dell’Interno e con le sue politiche che propagandano esclusione ed intolleranza. D’altronde è facile constatare come il Movimento 5 Stelle abbia sconfessato tutti i propri principi fondativi per farsi copia sbiadita della Lega. Dalla politica delle alleanze alla più recente e ridicola invenzione del mandato zero ed ora alla pantomima organizzata per giustificare il fatto che il Governo di cui sono soci di maggioranza sta dando il via libera alla Tav. Ai consiglieri, come a chiunque venga censurato per le proprie idee, va quindi la nostra solidarietà. Pensiamo che chi continua a militare oggi o a dare il proprio voto al Movimento 5 Stelle possa trovare in questa vicenda una definitiva conferma dell’incompatibilità del Movimento con ogni forma di libertà di pensiero, soprattutto se il pensiero è riconducibile ad una sensibilità progressista”. Sulla vicenda interviene, tra gli altri, la consigliera comunale, Marianna Caronia: “Farei un sondaggio in città per verificare quale sia, fra i consiglieri comunali del M5s, quello più noto ai cittadini. Forse, ma ne dubito, il cosiddetto Movimento comprenderebbe il proprio errore. Comunque sono certa che questa vicenda non farà diminuire, ma anzi aumenterà l’impegno e la combattività di Giulia Argiroffi, con cui penso che tante iniziative potremo ancora condividere”. 

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Tag: argiroffi consigliera comunale forello gruppo misto m5s movimento palermo reato d'opinione