Nuova allerta in Sicilia per incendi e caldo: invocata Commissione d’inchiesta

Di Redazione / 01 Agosto 2023

Mentre su Palermo incombe una nuova allerta della Protezione civile regionale per incendi e ondate di calore valida dalle mezzanotte del 2 agosto e per le successive 24 ore con un livello 2 (colore arancione), (in città è prevista una temperatura massima percepita di 36 gradi centigradi), all’Ars “prende fuoco” la polemica.

«Il presidente Renato Schifani venga in Parlamento a riferire sugli incendi e sulle gravi conseguenza, oltre che sui problemi scatenati dal rogo nell’aeroporto di Catania che sta determinando disagi nell’intero sistema aereo e all’immagine della Sicilia». E’ la richiesta che diversi deputati delle opposizioni, intervenendo a sala d’Ercole, hanno fatto alla presidenza dell’Assemblea nel corso della seduta parlamentare di oggi.

«Di fronte a quello che sta succedendo in una Sicilia che va a fuoco, il presidente Schifani non può certo nascondersi dietro una lettera di poche righe», ha rimarcato il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro che, insieme con altri parlamentari Dem è intervenuto in aula per chiedere la presenza a Sala d’Ercole del presidente della Regione Renato Schifani. «All’indomani della sua elezione Schifani aveva detto di essere un parlamentarista convinto – aggiunge Catanzaro – oggi con una “lettera di giustificazione”, sfugge alla nostra richiesta di riferire in aula su un’emergenza incendi che sta mettendo in ginocchio l’isola. Schifani venga a Sala d’Ercole e si assuma le sue responsabilità».

I gruppi di opposizione hanno inoltre chiesto una commissione d’inchiesta parlamentare sugli incendi che hanno devastato boschi, abitazioni, coltivazioni, attività imprenditoriali e commerciali e causato l’allarme diossina a Palermo.

In particolare, a nome di tutto il M5S, la deputata regionale Cinquestelle, Cristina Ciminnisi ha depositato un ordine del giorno per consentire l’istituzione dell’organismo parlamentare. “Vogliamo vederci chiaro – dice Ciminnisi – e, soprattutto, devono vederci chiaro i siciliani che sono stati pesantemente danneggiati o minacciati dai roghi. Se non si inverte la rotta sulla prevenzione, si continuerà a fare una tragica conta dei danni e a stilare pesantissimi bollettini del disastro. Tra l’altro se si continua a rimanere inerti o quasi, limitandosi a inutili lacrime di coccodrillo, davanti ad inestimabili danni, a breve rischiamo di avere ben poco da difendere». I deputati del Movimento 5 stelle all’Ars hanno poi abbandonato l’aula in “segno di protesta” per “l’assenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani”, da Sala d’Ercole.

A rispondere ai deputati dell’opposizione è l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò: «Il presidente Renato Schifani sta quantificando i danni provocati dagli incendi, prima di venire in Parlamento si deve averne contezza. Il suo obiettivo e riferire dati e numeri precisi sull’emergenza».

Aricò ha aggiunto: «La Sicilia è stata colpita da un evento climatico straordinario, con temperature che hanno raggiunto i 52 gradi, e ha dovuto rifare i conti con l’azione criminale dei piromani. La macchina dei soccorsi si è mossa con tempestività e per questo va un doveroso ringraziamento alla protezione civile, al corpo forestale, ai vigili del fuoco, ai volontari e a tutti coloro che hanno aiutato e sostenuto migliaia di nostri concittadini in difficoltà. Il governo regionale garantirà da parte sua mezzi e risorse. La Sicilia si è rialzata tante volte da disgrazie come queste, lo farà di nuovo ora».
Sull’emergenza del sistema aereo, Aricò ha detto: «Il governo Schifani ha affrontato tempestivamente l’improvvisa emergenza causata dal rogo nell’aeroporto di Fontanarossa». «Dopo appena venti minuti dalla notizia si è riunito a Palazzo d’Orleans un coordinamento degli assessori competenti, dei dipartimenti e delle forze in campo – ha proseguito -. È stata istituita immediatamente una task-force di emergenza per potenziare e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania, mettendo a sistema una rete in grado di movimentare 25 mila passeggeri al giorno. Sono state attivate numerose corse supplementari di Trenitalia tra Palermo e Catania, mentre Ast ha messo a disposizione ulteriori bus verso Catania e Comiso, di cui 24 immatricolati in tempi record dalla Motorizzazione Civile di Palermo. Anche gli operatori del trasporto pubblico locale su gomma si sono attivati per collegare a Catania tutti gli aeroporti siciliani».
L’assessore ha sottolineato che «Fontanarossa ha progressivamente aumentato il numero di atterraggi e partenze, ripristinando quasi il 50% del traffico passeggeri». E inoltre, “l’aeronautica militare su input del ministro Crosetto ha già realizzato una prima tensostruttura per l’accoglienza dei passeggeri e sta realizzando un terminal di 300 mq che incrementerà ulteriormente il numero di atterraggi e partenze nell’aeroporto di Catania».

Pubblicato da:
Carmela Marino