LA POLEMICA
Il segretario del Pd di Ragusa: «Grazie per il terzo posto, ma non mi candido, liste lontane dai territori»
Peppe Calabrese: «Mi trovo in totale dissenso con la linea nazionale del partito»
«Ringrazio il Pd nazionale per avermi offerto un terzo posto alla Camera dei deputati, ma ho deciso di non accettare una candidatura che non ritengo sufficientemente appagante per le legittime aspettative personali, né per il partito dell’intera provincia». Lo dice Peppe Calabrese, segretario cittadino del Pd di Ragusa.
«Mi trovo in totale dissenso – aggiunge – con la linea che il nazionale ha scelto per comporre le liste affidandosi, tra l'altro, ad alleanze che impoveriscono la linea del partito. Questo è quanto ho già comunicato al segretario regionale Anthony Barbagallo. Considero un errore non candidare alla Camera e al Senato, in posizione eleggibile, persone espressione dei territori, che hanno fatto la storia di questo partito in questo lembo di Sicilia. Il metodo delle parlamentarie sarebbe stato il migliore (così come fece Bersani), ma la segreteria nazionale ha deciso di scegliere autonomamente, imponendo nomi completamente sconosciuti ai territori. Adesso chi è in posizione eleggibile in questo collegio, venga, faccia funzionare gli occhi di tigre in campagna elettorale, così come chiesto dal segretario nazionale, e dia quel valore aggiunto che in noi non è stato riconosciuto. Registro – conclude – parecchi dissapori tra militanti, iscritti e simpatizzanti che esprimono, come me, amarezza e grande delusione».
Anche ieri è stata una giornata di rifiniture “burocratiche” nelle liste per le Politiche. Dopo il “gran rifiuto” di Antonello Cracolici della sua candidatura al Senato, al suo posto potrebbe andare il fedelissimo Rosario Filoramo. Cracolici potrebbe valutare invece un clamoroso ritorno in campo per le Regionali. Una possibile “new entry” riguarderebbero anche Antonio Ferrante, mentre il responsabile organizzativo Fabio Venezia, collocato nel cuore della Sicilia, è stato il collettore di limature, verifiche, carte in arrivo e in viaggio per Roma. Solo a liste completate, quando sarà andato a buon fine l’ultimo rigurgito di malumore si potrà capire il quadro di dettaglio.
Quella di oggi sarà una lunga giornata con oggetto ben definito, i nomi da mandare in campo per le Regionali, provincia per provincia.
Ad aprire le danze, e non è un caso, un orfiniano molto arrabbiato Antonio Rubino ha precisato: «Suggerisco al coordinatore della segreteria nazionale, Marco Meloni, di vigilare con più attenzione su quanto sta accadendo intorno alle liste e ai candidati dei collegi uninominali siciliani in quanto nel giro di pochi giorni sono stato candidato e “scandidato” a mia insaputa». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA