Musumeci: «Su Lampedusa il governo ha deliberato senza di noi: misure inadeguate»

Di Redazione / 04 Settembre 2020

PALERMO – «Valuteremo le misure varate dal Governo centrale su Lampedusa non appena sarà pubblicato il relativo decreto. Anche perché a Roma, in violazione dello Statuto autonomistico, hanno ritenuto di deliberare in assenza del presidente della Regione su una materia di interesse regionale. Da quanto apprendiamo dalla stampa, sembrano esserci misure di primo sostegno, per l’emergenza economica che parte da quell’Isola e coinvolge anche altre località siciliane, le più esposte in questo momento e tuttora non interessate da provvedimenti analoghi». Lo dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci in un post su facebook in cui riaccende lo scontro il governo centrale sull’emergenza immigrazione.

«Al di là di misure economiche inadeguate, continuo a ripetere che esiste in Sicilia ed è sempre più forte una emergenza sanitaria, per la quale attendiamo fatti concreti. Nel pomeriggio di ieri abbiamo trasmesso alle prefetture il documento della task force sanitaria sugli hotspot e sui centri di accoglienza. Lampedusa sta scoppiando. E ci aspettiamo che lo svuotamento dell’Isola avvenga oggi, come concordato nell’incontro romano».

«Anche la tragica morte del giovane eritreo – conclude – scappato dal centro di accoglienza, suona a monito: questa situazione emergenziale non può essere trattata come ordinaria. E la sensazione è proprio questa». 

Intanto il M5s siciliano chiede al premier Conte di valutare la possibilità di dimissioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. «Strutture di accoglienza totalmente insicure e inadeguate, non all’altezza di un Paese civile: Conte valuti se chiedere alla Lamorgese di mettersi da parte», affermano i deputati del M5S all’Assemblea regionale siciliana dopo la tragedia di Siculiana.

«Da tempo – affermano i deputati – chiediamo al ministro e alla Regione un cambio di passo nella gestione del fenomeno. Al premier Conte, che sta operando benissimo in tantissime direzioni e in un contesto storico difficilissimo, il nostro incondizionato appoggio, ma anche un messaggio: il delicatissimo ruolo al Viminale, specie in un frangente delicato come questo, non può essere affidato ad un tecnico. La misura è colma, non è possibile che fatti come quello di Siculiana accadano o, peggio, si ripetano: il Viminale va affidato a chi ha la forza di prendere decisioni e non lascia tutto in balia degli eventi».

Ma il M5s ne ha pure per il governatore. «Il presidente della Regione Musumeci – continuano i deputati – non si faccia comunque illusioni: la gestione del fenomeno da parte della Regione non solo è totalmente fallimentare, ma anche ipocrita e populista. Non sono certo le inutili ordinanze scritte in favore di telecamere a risolvere un problema complesso, come quello dei migranti, specie, poi, se le comunicazioni importanti vengono fantozzianamente inoltrate ad indirizzi di posta elettronica fantasma». 

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