Politica
Micciché: «Non ho spaccato il partito e mi spiace che Pogliese ci abbia lasciati»
«Ma quale scissione, ma quale smottamento. Non sapevo di essere così potente da potere addirittura creare una scissione… La candidatura di Giuseppe Milazzo era inevitabile. La chiedevano tutti i deputati. Punto. Non potevo chiedere ai miei deputati di votare per un candidato che fino allo scorso anno si era candidato alle Regionali con il centrosinistra contro di noi. I malumori ci sono forse per altro…».
Il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana e commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè spegne i focolai scoppiati ieri dopo l’ufficializzazione dei nomi in lista alle Europee. Dentro Giuseppe Milazzo, “pupillo” di Miccichè e fuori Giovanni La Via, eurodeputato uscente, vicino a Tajani, che alle scorse elezioni si era candidato con Ncd.
«Mi è sembrata una polemica costruita – spiega Miccichè in una intervista all’Adnkronos – tra il candidato voluto da tutti e chi si era candidato contro Forza Italia alle regionali. Il partito chiede Milazzo, tutti tranne due (Gaetano Armao e la compagna Giusi Bartolozzi ndr), un pezzo di partito che vuole colui (La Via ndr) che è stato candidato contro di noi, cioè l’antipartito».
E sul Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che aveva rassicurato Giovanni La Via che sarebbe stato candidato dice: «Pogliese ha un rapporto molto forte con Tajani…».
E ribadisce: «Questa non è la vittoria di Miccichè, è un errore solo pensarlo. Ma non si poteva togliere Milazzo, tredici deputati all’Ars non potevano votare per un altro». Poi aggiunge: «Non c’è nessuno smottamento, nessuna scissione, lo ribadisco». E sull’addio a Forza Italia del sindaco di Catania Salvo Pogliese e dell’ormai ex vice commissario azzurro in Sicilia, Basilio Catanoso, dice: «Mi spiace che abbiano lasciato Forza Italia».
Poi spiega: «Ho provato a non fare andare via Pogliese e Catanoso, mi spiace che abbiano deciso di andare via». Ieri sera, dopo il deposito delle liste, Pogliese e Catanoso, hanno duramente attaccato Miccichè: «La grave confusione delle ultime ore ne è solo l’ennesima dimostrazione – ha detto ieri Catanoso- assistiamo al declino di una grande forza politica passata dal rappresentare le istanze della maggioranza degli italiani a essere “nave senza nocchiero in gran tempest”, senza un progetto, senza una linea politica, non più capace di fare sintesi fra anime diverse e così presentarsi al popolo in maniera autentica e credibile, in modo da poterlo rappresentare».
«Quello che emerge è che Forza Italia perde un pezzo di ala destra, mentre il Pd perde un pezzo di ala di centro, questo è molto molto interessante» ha detto ancora all’Adnkronos Gianfranco Miccichè, parlando della decisione di “Sicilia Futura” di abbandonare il Pd e dell’addio di “big” del partito come il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il vice coordinatore forzista in Sicilia Basilio Catanoso. «Di fatto – dice Miccichè – sembra che ci sia una voglia, creata non so da chi, di ricomposizione di una componente moderata che fa riferimento al partito popolare. Ora si può ricominciare a parlare, mi interessa molto questa fase politica. Questi nuovi fatti possono portare a qualche nuovo laboratorio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA