Potrebbe essere Silvio Berlusconi la chiave per cercare la tregua in Sicilia tra il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè e il governatore Renato Schifani, l'unico probabilmente in grado di proporre una soluzione a una spaccatura che minaccia seriamente il cammino del governo di centrodestra appena insediato dopo il giuramento degli assessori davanti all’Assemblea regionale.
Pur avendo il coordinamento del partito Miccichè appare isolato mentre Schifani ha già toccato con mano gli effetti in aula con la vice presidenza dell’Ars andata al M5s anziché a Fi. La scelta di formare due gruppi parlamentari (Fi1 e Fi2 con il rischio di un contenzioso legale sul simbolo) ha reso evidente lo scontro maturato attorno ai nomi inseriti in giunta, con Miccichè che rimprovera al governatore di non avere tenuto conto delle sue indicazioni.
I deputati più vicini a Miccichè sono rimasti fuori dall’ufficio di presidenza dell’Ars, eletto ieri. Si guarda adesso alle presidenze delle commissioni parlamentari, come la Bilancio ma anche Affari istituzionali e Sanità.