RAGUSA – «Mi ha telefonato Beppe Grillo». Ma anche no. Perché «forse era lui, o un pezzo da novanta del movimento, da Roma». O forse no, perché «era troppo stronzo per essere Grillo (visto che «io ho conosciuto Grillo che era una persona meravigliosa, questo era uno stronzo».
Insomma, Lui, «che era Grillo, se non era Grillo», ha chiamato Maria Rosa Marabita. Consigliera del Movimento 5 Stelle di Ragusa, in rotta con il sindaco grillo Federico Piccitto. Nel video, che – come ormai si dice obbligatoriamente in questi casi – ha scatenato l’ironia del web, il singolare sfogo della consigliera che (pur essendo in odore di cacciata, anche per non aver votato le variazioni di bilancio, costringendo la maggioranza a una seduta last minute prima di Capodanno) indossa con fierezza la maglietta del movimento.
Il racconto della surreale telefonata con lo «pseudo-Grillo», ma soprattutto uno sfogo sulle condizioni della città, con l’invito all’Elevato a farsi un giro a Ragusa. «Mi vergogno di questa amministrazione, che è sordissima. Siamo stati presi in giro. Mi avete imbrogliato, depistato, avete fatto di tutto…». E ai consiglieri che la interrompono: «Io non so come fate a ridere!».
Tutto in un video, montato con gli insert di gag di Gigi Proietti e di spezzoni di film di Alberto Sordi, postato proprio dal gruppo Ragusa5stelle. Che si chiede:
1) «Era o non era Beppe Grillo? (ancora non lo abbiamo capito).
2) Cosa gli ha chiesto di fare? (neppure questo abbiamo capito).
3) Lei, alla fine, cosa ha fatto? (questo lo sappiamo, ma è importante rispondere alle prime due domande prima di svelarvelo)».
E conclude, gelido: «Ora, guardate il video. E non ridete. Un po’ di serietà, per favore».
Sono parole del gruppo della consigliera Marabita, del suo movimento. Fino a prova contraria. Come dire: continuiamo a farci del male.
L’unica difesa arriva dal meetup “RagusAttiva 5stelle”, rinnegato dai vertici regionali del movimento e popolato da numerosi ex amministratori “epurati” da Piccitto. Gli ex grillini, che però si sentono ancora più che mai grillini nell’anima e nei princìpi, denunciano «l’insignificante pochezza dell’agone politico» ragusano, all’insegna «dell’insofferenza, dell’intolleranza e dello sfottò». Un «odio cieco», che «appartiene all’intolleranza estremista e non certo al pacifismo civile».
I commenti dei ragusani sono sprezzanti. Ma non soltanto nei confronti della consigliera. «A parte le facili battute, ma la terza media ai suoi tempi non era ancora d’obbligo?», si chiede Marcello. «Ma che cosa sfottete – sbotta Giovanni – che quella signora è entrata con voi, con i voti di centinaia di cittadini ragusani al vostro partito e adesso la sfottete? Dovreste solo vergognarvi ad avere nel vostro organico persone di questo calibro che fanno fare brutta figura al comune di Ragusa in tutta Italia».
«L’onestà è una virtù, ma se non sai esprimerti, non puoi trasmetterla a nessuno», riflette Stefania. Qualcuno difende la consigliera Marabita:«Il fatto che la signora non sia una grande oratrice o che non abbia una laurea, non significa necessariamente che sia ignorante. E’ solo una signora di mezza età, come le vostre madri, non abituata a parlare in pubblico».
E c’è chi, come Paolo, va oltre: «Quando dice “perché ridete ?” mi sembra la più lucida dentro quell’aula». Buio in sala.
Ecco a voi il Marabita-show.
Twitter: @MarioBarresi