Politica
Lo Monte, un siciliano tra i volenterosi: «Non cerco posti, ma urge un governo forte»
Onorevole Lo Monte, benvenuto fra i volenterosi…
«Sì, ho votato per Conte. Il momento storico che viviamo è drammatico. E, di fronte ad alternative di personaggi pessimi, Conte, seppur con sufficienza e talvolta con mediocrità l’ha affrontato».
Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare…
«Non possiamo permetterci di avere un Paese senza stabilità, non solo per la pandemia, ma anche per tutti i problemi economici collegati. Una crisi di governo non fa bene al Paese».
Chi l’ha cercata, per assoldarla?
«Non mi ha cercato nessuno. Ho mantenuto un buon rapporto con Bruno Tabacci, io fui fra i fondatori del Centro Democratico».
Un gigante della politica italiana…
«Assolutamente sì, Bruno è un maestro di politica. Uno che sa farla davvero».
E quindi entrate in maggioranza?
«Questo è un primo passo, il governo non può permettersi di essere un governo debole. Si deve rafforzare».
E per rafforzarsi deve cedere qualche poltrona…
«Più che quello che spetta alla nostra componente, il punto adesso è allargare la maggioranza, renderla più forte. E Tabacci, con me e con altri amici, sta lavorando proprio a questo…».
Fra gli «altri amici» c’è anche qualche renziano pentito?
«Quando si partecipa a una nuova maggioranza rinvigorita è pacifico che si aprono spazi per tutti».
I suoi ex colleghi di partito della Lega non l’avranno presa bene…
«Guardi, dalla Lega sono uscito da un pezzo. Da quando ho conosciuto bene l’ambiente: non c’è democrazia, non ti fanno esprimere, decidono tutto dall’alto. Io non rappresento me stesso, ma i siciliani. non posso permettermi di fare lo yes-man».
Insomma Salvini non faceva per lei…
«La territorialità della Lega, per me che ero un autonomista, era invitante. Ma non con Salvini. Non funzionava».
E Conte invece sì?
«Conte è un italiano che non sarà un leader, ma è molto democristiano, come me. E ma sta provando a fare che altri, con tanta boria, non sono riusciti a fare. Vediamo che succede…».
(Così parlò Carmelo Lo Monte, 64 anni, deputato del gruppo misto e sindaco di Graniti, nel Messinese; già deputato e assessore regionale; ex Dc, Ppi, Democrazia europea, Udc, Mpa, Italia dei Valori, Centro Democratico, di cui è stato fondatore, e Lega; ora “volenteroso” della Repubblica italiana).
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