Lidi balneari aperti tutto l'anno
Lidi aperti tutto l’anno l’Ars approva la destagionalizzazione
In finanziaria l'art 41 per una nuova gestione del demanio marittimo
Palermo – “Era veramente assurdo che in una terra dove si può andare al mare tutto l’anno si potevano esercitare le attività nei lidi balneari solo per quattro mesi non approfittando dei doni ricevuti dalla natura”. Così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, commenta l’approvazione all’Ars della norma della finanziaria che consente ai lidi balneari di aprire tutto l’anno. “Abbiamo dato il via libera alla destagionalizzazione – dice Crocetta – che darà grande impulso alle attività economiche e incrementerà il turismo. Abbiamo dimostrato di essere molto sensibili ai problemi di molti operatori, facendo diventare il turismo uno degli asset principali per lo sviluppo della Sicilia.”La collocazione dei lidi è disciplinata dai piani dei comuni – afferma – e dove non è possibile non saranno installati”.
Oggi l ‘aula ha anche approvato l’articolo 56 (interventi finanziari in favore delle Università degli Studi) che destina una quota parte dei fondi Pac 2014-2020 pari a tre milioni di euro per gli Atenei di Palermo, Catania e Messina. L’aula, con voto segreto (52 contrari e 11 favorevoli) ha bocciato un emendamento che estendeva il contributo, con un ulteriore milione di euro, anche alla università Kore di Enna. –
Nel pomeriggio, è stato inoltre approvato l’articolo 49 che prevede la realizzazione dei parcheggi di interscambio nelle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nei comuni isolani con popolazione residente superiore a trenta mila abitanti. I parcheggi sono finalizzati a favorire il decongestionamento dei centri urbani ed all’interscambio con i sistemi di trasporto collettivo. Approvato anche l’articolo 48 che interviene sulla composizione della commissione gare di appalto. Bocciato invece, con un voto a scrutinio segreto, l’articolo 60 che riguarda l’ “attività di valorizzazione dei beni immobili”.
L ‘Ars ha invece bocciato l’articolo che prevedeva un tetto per il trattamento economico dei dipendenti e dei dirigenti degli enti e delle società partecipate. L’articolo 72, nella sua stesura iniziale, prevedeva l’introduzione di un limite pari a 118 mila euro ma un emendamento del Movimento 5 Stelle – approvato a voto segreto – l’aveva abbassato a 79.200 (pari all’indennità annua di un deputato regionale). Poi il voto finale, sempre a scrutinio segreto, con la bocciatura dell’articolo: 32 i voti a favore, 38 i contrari. Salta dunque l’introduzione del “tetto” per gli stipendi di dipendenti e dirigenti degli “enti sottoposti a controllo e vigilanza della Regione, delle società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione nonché degli enti che, a qualunque titolo, ricevono trasferimenti o contributi a carico del bilancio della Regione”.
E intanto sui tempi dei lavori d’aula il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha dichiarato: « è probabile che non finiremo venerdì ma lavoreremo anche sabato, domenica e forse lunedì» COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA