PALERMO – I contributi per i comuni, quelli per l’assistenza in materia socio-assistenziale, mille euro a operatori sanitari e del 118 impegnati nell’emergenza Covid, fondi per i Pip e i cantieri di servizio, un milione e mezzo per le associazioni sportive e soprattutto “la norma madre” (articolo 5) quella che assegna all’Irfis la gestione dei fondi extraregionali attivando strumenti finanziari per sostenere l’economia attraverso prestiti al mondo della scuola, alle imprese e alle famiglie. Si tratta delle norme approvate dall’Assemblea regionale che sta esaminando la legge di stabilità, un testo di 26 articoli.
Via libera anche a un fondo di 40 milioni, in capo all’Irfis, per contributi a fondo perduto (non cumulabile con i contributi del ‘Cura Italia) alle aziende con sede legale in Sicilia che si sono riconvertite o lo faranno per la produzione di dispositivi di sicurezza e protezione (mascherine, igienizzante, visiere) e apparecchiature elettromedicali e per quelle tessili. Cinque, in totale, gli articoli approvati oggi. Domani l’Ars tornerà a riunirsi, alle 11. «Sono convinto che domani sera approveremo la manovra, se così non sarà ci rivedremo l’indomani», ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, aggiornando i lavori. Proprio domani scade il termine per l’esercizio provvisorio, dunque non è escluso che si possa approvare la manovra il primo maggio, come avvenuto anche in passato. Domani in mattinata l’aula dovrebbe approvare gli articoli 6 e 7, poi, come annunciato da Miccichè, si terrà una capigruppo per trovare una intesa sull’articolo 8 che prevede interventi a favore degli operatori economici con un gran numero di emendamenti agganciati.
Il clima rovente che si era acceso dopo l’intervento del governatore Nello Musumeci si è spento durante i lavori grazie alla mediazione del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che ha gestito l’aula mantenendo un equilibrio apprezzato dalle opposizioni.