La scommessa di Cuffaro su Nuova Dc: «Ripartiamo dalla città di Sturzo»

Di Martino Geraci / 02 Maggio 2021

Caltagirone (Catania) – Il glorioso e sempreverde scudo crociato ripartirà da Caltagirone, dove in autunno si torna alle urne. E non poteva essere diversamente, viso che nel città di don Luigi Sturzo a tessere la tela tra i nostalgici e i novelli democristiani 2.0 c’è sempre lui: l’ex governatore Totò Cuffaro. Ormai da anni è di casa nel Calatino, poiché trascorre i fine settimana nella sua tenuta di San Michele di Ganzaria. Ed è proprio a Casale Santa Ida, tra filari di uva e ficodindia, che Cuffaro ha messo a punto la strategia per riportare agli antichi fasti la nuova Dc proprio a Caltagirone.

«Per il nostro movimento – spiega Cuffaro, che è in fase di pieno recupero fisico dopo avere contratto il Covid – la città di Caltagirone riveste un significato particolare, perché incarna profondamente il pensiero sturziano dell’impegno dei cattolici in politica. In questi mesi, nonostante le ristrettezze causate dalla pandemia, abbiamo registrato tantissime adesioni, da parte di chi militò nella Dc, di giovani che intendono avvicinarsi per la prima volta alla politica, di consiglieri comunali in carica e di esponenti del mondo delle professioni. Un fermento che ci consentirà di presentare il nostro simbolo alle amministrative di autunno, con l’obiettivo di raggiungere consensi con percentuali a doppia cifra».

È inutile negare che il risultato che otterrà la Nuova Dc di Cuffaro non passerà inosservato a Roma e soprattutto a Palermo, dove sono sempre più insistenti le voci sulla creazione di un’area moderata e centrista molto forte, in grado di misurarsi alle prossime regionali anche proponendo un proprio candidato per l’ambita poltrona di Palazzo d’Orleans. «Il segnale che uscirà da Caltagirone, così come dagli altri 6 comuni dell’Isola dove si voterà con il proporzionale – conferma l’ex presidente – verrà di certo raccolto in tutto il Paese. Stiamo lavorando per ridare una casa politica a quel 50% di persone che non vanno più a votare, ripartendo dai territori ed eleggendo soggetti che siano capaci di parlare e soprattutto di ascoltare i bisogni della gente, per poi riportarli nelle istituzioni». La Nuova Dc, conclude Cuffaro, «si impegnerà con i propri esponenti per ridare valore e centralità a Caltagirone e a tutto il territorio calatino, che un tempo, poi non troppo lontano, era riferimento regionale nell’ambito dell’artigianato, del commercio, della sanità e dell’agricoltura». Sul fronte organizzativo, nelle prossime settimane verranno designati in tanti comuni i segretari, che avranno il compito di condurre il partito all’avvio del tesseramento e in una fase successiva al congresso.

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Redazione
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