Le spese “allegre” della Regione per rifinanziare con 3.7 milioni di euro (senza bando) la passerella di Cannes prima e quelle irregolari (perchè il 25% delle somme risulta non ammissibili) della campagna turistica “SeeSicily” poi – entrambe inchieste portate avanti dal nostro giornale – oltre a fare riflettere sulla corretta gestione della res pubblica sono l’occasione per chiarire un aspetto che rimane fondamentale per il turismo non solo in Sicilia, ma in tutta Italia: quello della promozione e della comunicazione.
C’è uno studio sviluppato da Certa, il Centro di ricerca sulla televisione e gli audio visivi, diretto da Massimo Scaglioni, presentato (a maggio 2022) durante il webinar organizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano da cui emerge come la Sicilia ha ancora molto da lavorare in termini di comunicazione, considerato che ancora il 36% della popolazione conosce la regione solo di nome. Ecco che comunicazione, media e turismo restano un trinomio imprescindibile per le attrazioni turistiche e i percorsi storico-culturali nell’isola. Il turismo continua a essere un settore strategico per l’economia siciliana, driver fondamentale per la ripresa soprattutto nell’era post Covid. La comunicazione e i media hanno un ruolo essenziale per la notorietà e l’attrattivitá delle destinazioni turistiche e possono dare un contributo specifico e non indifferente alla ripartenza. Risulta quindi indispensabile il dialogo e la visione strategica tra partner attenti alla cultura, alla formazione e alla promozione della comunicazione e del turismo.
Dalla ricerca di UniCatt si evince poi come per le regioni, tra cui la Sicilia, la pubblicità tv e le produzioni audiovisive (i programmi e i film), generano il 90% di effetti positivi, di cui 1/3 di fedeltà: quei turisti che tornano in vacanza in Sicilia e 2/3 di attrazione di nuovi turisti. La pubblicità televisiva si trasforma così per la Sicilia in un contatto effettivo: un contatto su 2, con il 90% di ricaduta positiva con fedeltà al 35% (turisti che ritornano), 38% al desiderio, turisti che hanno voglia di visitare e il 17% che l’hanno visitata per la prima volta grazie alla pubblicità.
Nel dettaglio, grazie agli investimenti in tv di “SeeSicily” (come si evince dal grafico) la Sicilia è la prima regione per ricordo, sulla base della continuità degli investimenti negli anni, del livello alto di spesa e della ben distribuzione delle somme durante tutti i periodi dell’anno.
Dati che seppur incoraggianti necessitano comunque di approfondimenti. E non solo giornalistici.