Sarebbe soltanto una suggestione – o meglio: una pazza idea – se non fosse che qualificate fonti spifferano «un incontro decisivo» in programma proprio oggi. Per far sì che il «terremoto politico» si materializzi già domani sera, in piazza Duomo a Messina. Dino Giarrusso, «ma non solo lui», con Cateno De Luca in un patto che aspira a lanciare un movimento meridionalista?
Nessuna conferma ufficiale, ma tanti indizi. A partire da quello che potrebbe essere l’evento di lancio: il comizio dal tema “non solo sud”. L’ex sindaco di Messina aveva diffuso una locandina in cui si annunciava la presenza di un misterioso ospite sul palco. Ma ieri l’identità è cambiata: «Ho perso mister X, ma a Roma ho trovato Jeeg Robot», ironizza “Scateno”. Impegnato in una serie di incontri capitolini che preludono al weekend in cui prenderà forma il suo «movimento meridionalista, ancora in forma embrionale», con cui affrontare la corsa da aspirante governatore. Ma con un’ambizione che va già oltre lo Stretto: in un sondaggio commissionato da Sicilia Vera a Swg (rilevazione con 1.200 interviste online in tutta Italia con metodo Cawi, effettuate fra il 18 e il 23 maggio) la “Cosa sudista” di De Luca registra un’iniziale consenso dell’1,5%, con già un possibile margine di crescita fino al 3,3%. «Un apprezzamento che va ogni aspettativa. E ancora il movimento non è nemmeno nato!», gongola “Scateno”. Nello stesso sondaggio Swg si misura la notorietà nazionale di De Luca: lo conosce «bene» il 14% e «vagamente» il 32%. Un buon punto di partenza da aspirante leader che vuole andare oltre le Regionali.
E qui si arriva al comizio di domani con “Jeeg Robot”, fu “Mister X”. «Lanceremo ufficialmente il nostro progetto meridionalista con l’obiettivo di imporci anche a livello nazionale», scandisce “Scateno”. E sabato «la partecipazione di un importante personaggio del panorama politico nazionale determinerà a cascata una serie di reazioni destinate a scuotere gli equilibri».
Rumors messinesi danno quasi per scontato l’identikit: si tratta dell’eurodeputato Giarrusso. Appena uscito dal M5S sbattendo la porta in faccia a Giuseppe Conte (che gli ha chiesto di essere coerente, anche con i suoi precedenti strali contro i fuoriusciti, dimettendosi da Bruxelles), ma con una ben precisa finestra aperta: «Vorrei fare un movimento che azzeri il divario tra nord e sud». Del resto, lo stesso De Luca lo ha citato esplicitamente nella recente kermesse catanese alle Ciminiere. «Parla con Dino Giarrusso e e chiedigli se vuole fare un percorso con noi», l’invito rivolto a un altro ex delle Iene, Ismaele La Vardera, diventato spin doctor di “Scateno”. Una missione evidentemente portata a compimento, se anche a Roma si parla di «un accordo imminente» con l’ipotesi addirittura di un appuntamento dal notaio e la presenza di «altri deputati» nella trattativa finale.
Ma Giarrusso chi potrebbe portare in dote nelle nozze con De Luca? L’eurodeputato catanese è stato avvistato, in queste ore, a fare “scouting” di fuoriusciti e grillini delusi fra Camera a Senato. Adnkronos riferisce di tallonamenti e caffè con alcuni parlamentari. Fra cui viene citata una messinese del M5S, Angela Raffa (classe 1993, la più giovane deputata della legislatura), che però chiarisce: «L’addio mi ha sorpreso. Sapevo del suo malessere, ma non mi è mai passato per la testa di cambiare forza politica. Io fedelissima di Dino? Non è vero, sono stata eletta alla Camera prima che lui diventasse un personaggio del Movimento». Un’altra deputata ritenuta vicina Giarrusso è all’Ars: la palermitana Roberta Schillaci. «Mi spiace che Dino abbia lasciato perché era un collante importante per tanti attivisti, s’è speso molto. Ma io sono nel M5S da anni e continuerò a portare avanti temi e battaglie del movimento», taglia corto. «Dino con De Luca? Non ne so niente». Eppure, più che contare sugli eletti, Giarrusso punta alla pancia di un movimento deluso dall’imborghesimento della gestione Conte e vuole «una nuova scossa». Lo stesso elettorato che magari guardava già con interesse a “Scateno”. E che da domani in poi potrebbe avere un altro motivo in più per sostenerlo.
Twitter: @MarioBarresi