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La Camera dice sì al taglio dei vitalizi, in Sicilia la proposta M5s ferma all’Ars

Di Redazione |

PALERMO – A Roma volano in cielo palloncini gialli per festeggiare il via libera della Camera al taglio dei vitalizi. I parlamentari del M5S sono usciti in piazza Montecitorio per celebrare così l’approvazione della delibera Fico, appena approvata in ufficio di presidenza. I  grillini hanno giustamente definito quello di oggi un giorno storico perché è stata abolito un assurdo privilegio della “casta”. 

E in Sicilia? Qui la proposta di riforma del M5s è ferma nei corridoi dell’Ars, dove però tra molti parlamentari della risicata maggioranza regna lo scetticismo. Anche la reazione alla proposta lanciata dai grillini  è stata piuttosto tiepida. Cancelleri ha inviato la proposta  non solo a tutti i componenti dell’Ufficio di presidenza dell’Ars, ma anche ai capigruppo.  L’unico a rispondere è stato con una mail Alessandro Aricò, capogruppo di #diventeràbellissima all’Ars dicendosi disposto a un confronto.

Il calcolo che viene fatto dal M5S parla di un risparmio di 9 milioni sui 18 che rappresentano il totale delle somme erogate per assolvere all’obbligo assunto dalla legge regionale. Sono al momento 317 i beneficiari. A ricevere il testo sarà il Consiglio di Presidenza dell’Ars, chiamato a esprimersi, e che poi dovrà eventualmente calendarizzare l’iter.

A metterci la faccia, sbilanciandosi in un pronostico sull’esito favorevole della vicenda, è stato pochi giorni il vicepresidente dell’Ars e leader in Sicilia dei 5stelle Giancarlo Cancelleri: «Bastano sei voti». Secondo i grillini la proposta potrebbe trovare il via libera, all’interno del Consiglio di Presidenza, anche dei parlamentari Nello Dipasquale: «Di quel Pd che a Roma con Richetti voleva tagliare i vitalizi», ricordano i 5stelle e di Gaetano Galvagno di FdI (in effetti oggi alla Camera Pd e FdI hanno votato a favore del taglio dei vitalizi mentre Forza Italia si è astenuta). A loro potrebbe aggiungersi ed essere decisivo anche il voto del ragusano Giorgio Assenza di #diventerabellissima.

Cancelleri ha spiegato nel dettaglio la proposta per l’Ars: «Per chi farà un solo mandato il minimo garantito sarà di 660 euro, per due mandati invece la soglia minima viene fissata a mille e trecento euro. E in ogni caso il taglio non potrà superare il 50 per cento della cifra totale. Per quanto riguarda invece la reversibilità a favore dei familiari – sottolinea – in caso di morte del deputato verrà erogato il 60% solo ed esclusivamente al coniuge. Qualora l’ex deputato non fosse sposato il vitalizio smetterebbe di essere pagato».

Ma la proposta fa storcere il naso negli ambienti dell’Assemblea regionale siciliana. Se il presidente della Regione, Nello Musumeci, rimanda la palla all’Ars dicendo che «la volontà del Parlamento è sacra», il presidente del Parlamento siciliano Gianfranco Micciché definisce la proposta grillina «un’operazione di vendetta nei confronti della classe politica più che un intervento contro gli sprechi».

«Non ho in odio coloro che hanno fatto politica prima di me – spiega Micciché – e dunque non potrei mai privarli di un diritto maturato in virtù dei servigi resi al Paese – dice – I padri di questa Assemblea, così come quelli del Parlamento nazionale, sono figure che hanno garantito al nostro Paese democrazia e stabilità politica, anche in momenti difficili della storia italiana». Stesso pensiero da parte di altri deputati siciliani di Forza Italia, come Orazio Ragusa e Tommaso Calderone, ma anche del capogruppo dell’Udc all’Ars Eleonora Lo Curto che parla di populismo dei pentastellati.

«Non è una proposta demagogica, non affama nessuno ed è rispettosa – ribatte Cancelleri -. Non siamo tagliatori di teste, corregge le enormi storture del passato come la reversibilità infinita».

Da un lato dunque la convinta difesa dello strumento dei vitalizi del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, dall’altro il tentativo a oltranza dei grillini. Sul sondaggio lanciato su Fb dal M5S che ha visto vincere i favorevoli ai vitalizi, Zafarana ha concluso: «Chi lavora e la gente che incontriamo per strada è contrario alle pensioni calcolate in modo stellare».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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