Insularità, sì della Camera ma ora la parola passa al Senato (e in un odg c’è impegno per il Ponte)

Di Redazione / 30 Marzo 2022

Via libera all’unanimità dall’Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale per la modifica all’articolo 119 della Costituzione, concernente il 
riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità, già approvata in prima deliberazione dal Senato. 
 Ci sono stati 425 voti favorevoli e un astenuto.  Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato in quanto necessari quattro passaggi, due in ciascuna Camera, trattandosi di un ddl che modifica la Carta costituzionale.

E nel frattempo in un odg approvato non c'è un impegno «ad assumere ogni opportuna iniziativa necessaria alla realizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto», ma ad «assicurare un collegamento stabile tra Sicilia e continente». È la riformulazione che il governo ha preteso per dare parere favorevole all’ordine del giorno presentato dalla deputata di Forza Italia Matilde Siracusano, durante la discussione sulla riforma costituzionale per il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. 
 Il testo originale (condiviso da Lega, FdI e dalla deputata del Pd Enza Bruno Bossio) avrebbe fissato due impegni per l'esecutivo: «ad assumere ogni opportuna iniziativa necessaria alla realizzazione del progetto del Ponte sullo stretto di Messina mediante il quale assicurare un collegamento stabile tra Sicilia e continente», oltre che «a riconoscere un contributo ai cittadini residenti nella Regione Siciliana per ogni biglietto aereo acquistato da e per gli aeroporti di Catania, Palermo, Trapani, Lampedusa e Pantelleria in moda da garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia». 
 Nell’ordine del giorno passato in Aula è stato modificato anche il secondo impegno con la formula: «a promuovere ogni opportuna iniziativa a favorire collegamenti aerei tra i vari aeroporti della sicilia e/o del resto d’Italia». 
 

«E' una battaglia che ha visto, e vede, i siciliani ed i sardi impegnati sul piano regionale, nazionale ed europeo. Essenziali sono risultati, oltre alla presentazione della proposta di legge costituzionale d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 200mila sardi, la determinazione dei costi dell’insularità realizzata dal Governo siciliano ed il disegno di legge voto approvato all’Assemblea Regionale Siciliana, come le iniziative presso il Comitato Europeo delle Regioni e la proposta di risoluzione all’esame del Parlamento europeo. Una coralità di iniziative che giunge adesso al pieno riconoscimento del principio dell’eguaglianza sostanziale per siciliani e sardi, che impone misure compensative per ridurre gli svantaggi per gli oltre 6 milioni e mezzo di italiani che risiedono nelle Isole». Così il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, dopo il sì della Camera al ddl costituzionale sull'insularità secondo cui "il riconoscimento nella Costituzione italiana della condizione d’insularità restituisce a siciliani e sardi un diritto fondamentale nel Paese europeo con il più alto numero di cittadini insulari nell’Unione Europea». "I 100 milioni di euro già assegnati dalla legge di bilancio 2022, a Sicilia e Sardegna, per la condizione di insularità – aggiunge – costituiscono solo il primissimo stadio di quella compensazione economica necessaria per far fronte al divario ed agli oneri occulti che gravano su ogni cittadino o impresa di un’isola». 
 

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: camera dei deputati insularità ponte sullo stretto sicilia