PALERMO – «Le Regioni sono state tenute fuori dal Recovery plan dal precedente governo, che aveva predisposto le priorità senza consultarci. Spero che col governo Dragi la procedura sia diversa, noi abbiamo redatto un elenco di 5-6 priorità, tra cui il collegamento stabile sullo Stretto: pare che la società Impregilo sia disposta a rinunciare al contenzioso e a farsi carico per intero del costo dell’opera». Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ai cronisti in conferenza stampa.
Il governatore ha anche citato, tra le opere materiali, il completamento dell’anello autostradale da Mazara del Vallo a Gela, le ferrovie veloci e a doppio binario, un porto hub del Mediterraneo. E ha parlato della necessità di interventi nel settore sociale e sanitario.
Solo ieri il governatore aveva annunciato un documento congiunto con il presidente della Regione Calabria Nino Spirlì per chiedere al nuovo Governo di riavviare il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto, forse l’unica vera infrastruttura immediatamente cantierabile con un progetto già pronto che darebbe darebbe lavoro a 40mila addetti per dieci anni nelle due regioni al più alto tasso di disoccupazione. E che il mondo intero ci invidierebbe.