ROMA – Le scorie delle tensioni tra Viminale e ministero della Difesa sul caso del veliero Alex di Mediterranea Saving Humans con a bordo 41 persone tutte provenienti dalla Libia che ha forzato il blocco imposto dal Salvini e di attraccare a Lampedusa si fanno sentire ancora oggi nel governo gialloverde, dove M5s e Lega continuano a lanciarsi messaggi non proprio concilianti. «Nel tentativo di nascondere l’evidenza, ieri qualcuno è arrivato ad attaccare direttamente i propri colleghi di governo inciampando in una gaffe dietro l’altra» ha scrittto su Fb il sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano, M5s riferirendosi al fatto che il ministro dell’Interno avrebbe rifiutato la collaborazione del ministero della Difesa per affrontare il caso. «Se vuoi fare tutto da solo e non passi mai la palla, se tieni lo sguardo fisso a terra senza accorgerti mai dei tuoi compagni, in porta non ci arrivi mai. Se ti senti Maradona e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema, perché di mezzo c’è il Paese. Non si può dire che è sempre colpa degli altri», ha aggiunto Di Stefano
«Nelle ultime 48 ore abbiamo assistito alla fiera dell’ipocrisia. Tutto il mondo concentrato sui 54 migranti della Mediterranea, mentre nella notte ne erano già sbarcati più di 70 a Lampedusa con piccole imbarcazioni. Di fronte a un’emergenza tale le parole non bastano e i nodi vengono tutti al pettine. Ci si aspetterebbe dai colleghi di governo, soprattutto, un po’ di rispetto. E invece per qualcuno l’orgoglio sembra essere più forte di qualsiasi altra cosa. Più forte della verità stessa», scrive su Fb Manlio Di Stefano.
«Si è cominciato con la missione europea Sophia, ricordate? Qualcuno diceva che andava chiusa perché costituiva un incentivo agli sbarchi. In sostanza la linea del Viminale era chiara: qualsiasi nave in acque italiane o in mare può rappresentare un “pull factor». Bene, via le navi e andiamo avanti. Siamo arrivati all’estate, la missione Sophia non c’è più e gli sbarchi, però, stanno aumentando. Non solo. Nemmeno pochi giorni fa sempre il Viminale era uscito con una nota in cui chiedeva chiarimenti circa la posizione di una nave della Marina Militare nei pressi delle coste libiche. D’accordo. Il risultato quale è stato? Gli sbarchi sono aumentati e stanno aumentando», prosegue il deputato M5S.
«Nel tentativo di nascondere l’evidenza, ieri qualcuno è arrivato ad attaccare direttamente i propri colleghi di governo inciampando in una gaffe dietro l’altra. Si è chiesto l’intervento della Marina in acque italiane, ma è la Guardia di Finanza a svolgere le funzioni di polizia del mare. Dunque il Ministero dell’Economia, non la Difesa. Ci si è lamentati di non aver ricevuto alcun sostegno, ma è stato il Viminale a rifiutare la proposta della Difesa di trasbordare i migranti a Malta e su questo ci aspettiamo delle spiegazioni. Vedete, il problema è sempre lo stesso: se vuoi fare tutto da solo e non passi mai la palla, se tieni lo sguardo fisso a terra senza accorgerti mai dei tuoi compagni, in porta non ci arrivi mai. Se ti senti Maradona e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema, perché di mezzo c’è il Paese. Non si può dire che è sempre colpa degli altri», sottolinea.
«La sicurezza delle nostre coste non è uno scherzo. Vi siete chiesti il perché nessuno abbia pensato di mettere un punto? Forse è per lo stesso motivo per cui è stato rifiutato l’aiuto della Difesa? Forse c’è qualcuno che finge di combattere un problema ma in fondo vuole che tutto resti com’è perché gli porta consenso? Svegliatevi! Svegliatevi tutti, svegliatevi soprattutto voi, cari giornalisti», conclude.