«Il Pd siciliano riparte da un’agorà per discutere dei propri valori»

Di Mario Barresi / 29 Giugno 2020

CATANIA – Il luogo dove, al termine di un congresso “virtuale”, Anthony Barbagallo sarà incoronato segretario regionale del Pd da Nicola Zingaretti in persona, ha più elementi di suggestione. «Abbiamo scelto l’agorà di Morgantina, il luogo simbolo dell’incontro e del confronto del popolo nella tradizione greca», confessa l’ex assessore regionale al Turismo. Che, con una punta d’orgoglio, ricorda anche che «questo posto l’ho riaperto io dopo 26 anni». La locandina e il programma non sono ancora ufficiali, ma le date sì: 18 e 19 luglio (ebbene sì: proprio nell’anniversario di Via D’Amelio…), fra Aidone e l’area archeologica di Morgantina. Sarà la conclusione del congresso regionale dem, ma soprattutto «un momento per incontrare il nostro popolo e discutere dei temi più cari al partito, ma anche del futuro della Sicilia, dei Comuni e naturalmente della Regione».

Barbagallo sta curando nei dettagli ogni parte del programma. A partire dal momento della sua proclamazione: a presiedere sarà Alberto Losacco, il commissario che ha traghettato il Pd verso la normalizzazione dopo lo strappo con quelli che poi sono diventati renziani; il segretario nazionale Zingaretti darà il crisma della sacralità del momento; ma ci sarà anche l’ex senatrice Anna Finocchiaro.

Ma la due giorni – presenti annunciati i ministri Peppe Provenzano, Lorenzo Guerini e Francesco Boccia, più altri sottosegretari e big nazionali del Nazareno – sarà aperta da «tavoli tematici nelle piazze del centro storico di Aidone» su cultura, migranti, ambienti, città turistiche, isole minori, aree interne, terzo settore, infrastrutture, acqua pubblica, rifiuti, parchi naturalistici, lavoro e caporalato. «Ci saranno momenti di confronto fra i nostri straordinari amministratori, sindache e sindaci in prima linea, ma anche – anticipa Barbagallo – un’intera piazza dedicata ai giovani democratici, che nella mia segreteria saranno protagonisti come non mai». Ad Aidone si parlerà ovviamente anche di amministrative, coinvolgendo i segretari provinciali eletti nei congressi di queste ultime settimane (all’appello manca soltanto quello di Agrigento, ma è questione di pochi giorni), ma anche di prospettive regionali. «Dobbiamo lanciare una fortissima discontinuità, fatta di persone e di punti programmatici, contro il disastroso governo Musumeci», annuncia il segretario del Pd. Che nel suo welcome party non ha invitato altri delle opposizioni all’Ars. Unica eccezione Claudio Fava, ospite “non tesserato” così come Pietro Bartolo. «Ma già in autunno stiamo pensando a un evento condiviso. Dobbiamo parlarci di più». Il lockdown del Pd siciliano sembra davvero finito.

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