Il ministro Lezzi: «Ecco l’app “Resto al Sud” per guidare i giovani imprenditori»

Di Redazione / 03 Luglio 2018

Si chiama “Resto al Sud” ed è l’app dedicata ai giovani under 36 che vogliono avviare un’attività imprenditoriale nelle 8 regioni del Mezzogiorno. L’incentivo del governo è gestito da Invitalia e permette agli aspiranti imprenditori di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento della domanda per ricevere gli incentivi e restare informati sulle novità. Al momento sono 800 i via libera per la costituzione di un’impresa.

«Anche le aziende pubbliche, come Invitalia – ha detto il ministro al Sud Barbara Lezzi – possono comunicare con gli strumenti che sono ormai propri non solo dei giovani ma di uso comune e questo non è così scontato in un paese come il nostro che vede incrostazioni burocratiche che nascondono anche delle sacche di potere. E’ indispensabile tornare al Sud. Troppi giovani vanno via per studiare, è avvilente sapere che non abbiano poi il contesto giusto per tornare. Ora le risorse ci sono per creare questo tessuto di microimprenditorialità. Non si dà solo una risposta a un’impresa ma a un progetto di vita. Il mio impegno personale sarà quello non solo di aiutare a far sì che nascano imprese ma anche dare il contesto giusto per poter crescere e sopravvivere, e non parlo solo parlo di crediti di imposta e agevolazioni fiscali ma di una serie di strutture e infrastrutture che al Sud ancora mancano».

L’ad di Invitalia Domenico Arcuri si è detto soddisfatto del contributo «di tracciabilità e trasparenza in questo Sud tanto vituperato e accusato in questo periodo in cui i giovani hanno bisogno di risposte reali. Siamo un’azienda che in due mesi dice al cittadino che ha il diritto di sapere se l’idea che ha prodotto può diventare o no una microimpresa. Abbiamo approvato già 800 domande, e pensiamo che se continua la domanda l’app potrà restare in vigore almeno 4-5 anni. Il nostro obiettivo è creare 100.000 microimprese nel Sud». La regione che usa di più l’incentivo è «la Campania, la novità interessante è che la Calabria che di solito lo usa di meno, lo sta usando come la Sicilia».

L’App dà inoltre la possibilità di cercare le banche convenzionate per ricevere il contributo finanziario e gli enti pubblici, le università e gli organismi di terzo settore in grado di dare agli aspiranti imprenditori un aiuto concreto e gratuito per «costruire» il progetto d’impresa. 

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