PALERMO – Il Consiglio dei ministri, col parere favorevole del governatore della Sicilia Rosario Crocetta, ha deliberato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del comune di Scicli, che dunque non andrà al voto a fine maggio. L’ex sindaco del comune ragusano, Franco Susino, lo scorso marzo è stato rinviato a giudizio per mafia. «Mi dispiace – è stato il primo commento di Crocetta che è a Roma – ma era necessario».
«Gli ispettori del ministero dell’Interno hanno rilevato che una parte della macchina amministrativa del comune risponde a infiltrazioni mafiose, altre anomalie sono state riscontrate nella gestione dei rifiuti con proroghe senza gare e con elementi mafiosi che hanno imposto assunzioni e lavori», ha poi aggiunto il governatore Crocetta che ha partecipato al Consiglio dei ministri.
La decisione di sciogliere il Comune è stata assunta nonostante l’imminenza delle elezioni per il rinnovo degli organismi (il 31 maggio) «perché – ha spiegato Crocetta – c’era il pericolo di continuità con l’amministrazione precedente».
«Mi spiace che a Scicli non si andrà a votare – sostiene Crocetta e che non sia stata colta l’occasione per chiudere col passato. Il Megafono e altri avevano dato disponibilità a candidare un esponente delle forze dell’ordine, se altri partiti avessero avuto il coraggio si sarebbe evitato lo scioglimento. Adesso spero che il commissariamento cambia le cose».