«Il dott. Molino non è stato affatto demansionato poiché ha mantenuto l’alta professionalità nella macrostruttura del Comune fino alla sua naturale scadenza, nel gennaio 2017. Il suo compenso da alta professionalità, stabilito per legge, non è stato mai decurtato, contrariamente a quello che appare dalle notizie di stampa, ed è rimasto lo stesso da quando fu scelto per quel ruolo durante l’amministrazione Stancanelli».
Lo afferma in una nota l’ufficio stampa del Comune di Catania in merito all’inchiesta aperta dalla Procura di Catania sul presunto demansionamento e allontanamento del giornalista Nuccio Molino dall’ufficio stampa del Comune. Sarebbero cinque le persone indagate per abuso di ufficio: il sindaco Enzo Bianco e quattro dirigenti dell’Ente. “Nel merito della vicenda – continua la nota – si sottolinea come i movimenti del dott. Molino all’interno dell’amministrazione siano stati pienamente confacenti alle sue mansioni e si sia trattato di atti di normale amministrazione e di microrganizzazione interna».
«Quanto al contratto giornalistico – prosegue l’ufficio stampa del Comune – era stata proprio l’amministrazione Stancanelli a decidere di non applicarlo più per tutti i dipendenti comunali. Contrariamente ad altri, però, il dott. Molino non aveva proseguito nella vertenza per riottenerlo». «Il sindaco Bianco – conclude la nota – non ha ricevuto alcuna notizia in merito dalla Procura, né avviso di garanzia, né invito a rendere interrogatorio. Pertanto il sindaco non può commentare una notizia che sconosce».