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Il Comune evita defaultgrazie al decreto "salva enti"

Il Comune evita default grazie al decreto “salva enti”

Proroga dei termini dal 30 giugno al 30 settembre per presentare il piano di riento per i Comuni in pre-dissesto come Catania. Maglie più larghe per il disavanzo

Di Redazione |

Catania – Vade retro default. La scure del “fallimento” dell’azienda Comune sembra allontanarsi definitivamente alla luce di quanto deciso dal governo tra le pieghe del decreto legge che incide sulla Legge di Stabilità relativamente ai Comuni in pre-dissesto come Catania. Un doppio sì, di fatto, a questi Comuni in bilico tra il disatro del dissesto e i sacrifici imposti dai piani di rientro: da un lato la proroga dal 30 giugno al 30 settembre del termine per presentare appunto il piano di rientro, dall’altro la possibilità di operare in regime di deroga rispetto al Testo unico degli enti locali, laddove si parla di approvazione del disavanzo e dei debiti fuori bilancio. Ovvero quanto l’Amministrazione attendeva per potere allentare la “morsa” della Corte dei conti, con i magistrati contabili che ancora nell’ultima seduta collegiale, 20 giorni fa, avevano mosso rilievi alla “manovra” predisposta dall’Amministrazione. Il governo sembra avere così raccolto le sollecitazioni emerse da più parti (numerosi sono i Comuni alle prese con serissimi problemi di bilancio) e raccolte dall’Anci, di cui il sindaco Bianco è presidente del Consiglio nazionale.

Da parte dell’Amministrazione stessa, però, grande prudenza, nessuna esultanza: «Attendiamo di leggere il testo approvato dal Consiglio dei Ministri sulla Gazzetta Ufficiale», commenta l’assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando, ovvero colui che è maggiormente esposto in questa delicata fase, visto che è chiamato a preparare il piano di rientro da presentare poi in Consiglio (a questo punto probabilmente l’atto arriverà in Aula dopo la pausa estiva).

«Abbiamo solo due certezze: lo spostamento del termine al 30 settembre e che sulle modalità di riformulazione del Piano avremo un definitivo chiarimento – dice Girlando – Nella seduta del 31 maggio – ha ricordato Girlando – nell’ambito del controllo semestrale del Piano di riequilibrio varato nel 2013 dal Comune di Catania, dalla Corte dei conti ci era stata segnalata, legittimamente, un’interpretazione restrittiva della legge di Stabilità sulla modifica del Piano: quella di non consentire interventi sulle previsioni sbagliate, riguardanti i tagli ai Comuni da parte di Stato e Regione e l’emersione di debiti fuori bilancio e passività potenziali. Noi sostenevamo invece che la volontà del legislatore fosse quella di consentire modifiche più ampie e avevamo sollecitato un intervento che chiarisse l’interpretazione della norma. Attendiamo dunque adesso – conclude l’assessore – di leggere il testo del Decreto Legge che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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