Governo, ultimi ritocchi a squadra e programma: M5s e Pd col fiato sospeso per il voto su Rousseau

Di Michele Esposito / 03 Settembre 2019

ROMA – Giornata decisiva per la trattativa Pd-M5S sul governo. Una girandola di riunioni si è succeduta in mattinata prima del vertice tra i capigruppo M5S e quelli Pd, previsto a Palazzo Chigi per le 15:30 per fare il punto definitivo sul programma. La mattinata si è aperta con l’inizio delle votazioni sulla piattaforma, alle ore 9. E i numeri dei votanti, dopo due ore di consultazioni, era già altissimo: 29.781 click. Nelle prime fasi della consultazione la piattaforma ha subito alcuni rallentamenti ma, ha spiegato l’Associazione Rousseau assicurando la regolarità del voto, si è trattato di ritardi nell’ordine dei secondi.

Parallelamente, a Palazzo Chigi si è riunito lo stato maggiore del M5S: il capo politico Luigi Di Maio ha incontrato molti dei big pentastellati, dai ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro a Massimo Bugani, fino a Giancarlo Cancelleri. A Palazzo Chigi, nel corso della mattinata hanno fatto tappa anche il sottosegretario Vincenzo Spadafora, il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli, il suo omologo alla Camera Francesco D’Uva e il senatore Nicola Morra. Mentre una riunione tra il premier incaricato Giuseppe Conte e la delegazione Pd formata da Andrea Orlando e Dario Franceschini, inizialmente prevista in mattinata, e slittata. Forse al tardo pomeriggio.

I due movimenti politici stanno mettendo a punto il programma del governo giallorosso: tra i punti principali dell’accordo la riduzione delle tasse sul lavoro, il salario minimo, la neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, sostegno alle famiglie e ai disabili, il perseguimento di politiche per l’emergenza abitativa, gli investimenti mirati all’ammodernamento delle attuali infrastrutture e alla realizzazione di nuove infrastrutture, la riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari, la legge sul conflitto di interessi.

Da sciogliere ancora il nodo della squadra e dei nomi per i ministeri chiave, a partire dal Mef. Nodo che sarà affrontato, probabilmente, solo a votazione su Rousseau terminata.

Per approfondire leggi anche: I 26 PUNTI DEL PROGRAMMA DEL CONTE BIS

Nel frattempo Di Maio continua a non esporsi. «Ho votato ma il mio voto è segreto. Comunque vada sarà un successo della democrazia diretta», ha sottolineato il leader M5S mentre da Milano Davide Casaleggio ha annunciato che, dopo le 13, i votanti hanno superato quota 56mila. «Un record mondiale di partecipazione online a una votazione politica», ha esultato il «guru» di Rousseau. Alle 18 la consultazione si è chiusa come da programma, con circa 80.000 iscritti che hanno espresso il loro parere. Adesso si aspetta che l’associazione Roussea renda noto l’esito della consultazione online.

Per approfondire leggi anche: IL TOTOMINISTRI SICILIANO

C’è grande attesa per sapere cosa deciderà la base del MoVimento, ma il Pd non sembra essere troppo preoccupato, almeno a parole. «Non credo che il M5s voglia suicidarsi e che ci siano dubbi: è un atto di responsabilità, se non si va a un governo si va a elezioni con l’aumento dell’Iva e la recessione, non solo un bagno di sangue per l’Italia ma anche per i grillini. Sono ottimista perchè facciano prevalere il buonsenso», ha detto per esempio Matteo Renzi parlando ai microfoni La7.

Condividi
Pubblicato da:
Redazione
Tag: alfonso bonafede andrea orlando consultazione online dario franceschini davide casaleggio francesco d'uva giancarlo cancelleri giuseppe conte governo governo giallorosso iva luigi di maio m5s massimo bugani matteo renzi pd piattaforma rousseau programma di governo riccardo fraccaro stefano patuanelli tasse sul lavoro trattativa m5s pd