Torna (quasi) il sereno tra M5S e Pd alla ricerca dell’accordo per il nuovo governo. «Un accordo politico evoca la composizione di valutazioni che arrivano a convergere dopo la fase delle rispettive espressioni. A questo punto si delinea un’agenda di priorità che, come ci ha insegnato Ugo la Malfa, significa precisare cosa si fa prima e cosa si fa dopo – ha detto il senatore del Pd Luciano D’Alfonso al termine dell’incontro tra le delegazioni tra i due partiti -. Momenti di disallineamento fanno parte della realtà delle cose, poiché ogni accordo da sempre è stato accompagnato da supplementi di approfondimento, sin dai tempi del primo centro sinistra dei primi anni Sessanta, passando per la straordinaria esperienza con Moro e Berlinguer. Ci sono tutte le condizioni per mettere in campo un Governo di Svolta capace di corrispondere alla gravità della situazione economica e alle potenzialità della società italiana»
«Abbiamo parlato di programmi e del documento che abbiamo già condiviso – ha detto il capogruppo del M5s alla Camera Francesco D’Uva uscendo dall’incontro a Palazzo Chigi – per vedere se si può andare incontro alle istanze di tutte le forze politiche interessate. Si sta lavorando per andare avanti. I tempi? Il prima possibile». Aperture anche sul decreto sicurezza: «Sul decreto sicurezza – ha detto D’Uva – le parole sono sempre le stesse, le stesse che stanno usando tutti. Bisogna lavorare sul dl sicurezza, sui rilievi del Quirinale che vanno rispettati».