Celebre per aver difeso Giulio Andreotti nel processo per mafia a soli 27 anni, insieme a Franco Coppi e Gioacchino Sbacchi. In tanti la ricordano in aula per il suo urlo «e vai, assolto! assolto! assolto», dopo la sentenza d’appello nel processo all’ex premier.
Adesso l’avvocato siciliano Giulia Bongiorno, ex presidente della Commissione Giustizia della Camera, approda nuovamente in Parlamento, ma questa volta al Senato e tra le fila della Lega che nell’isola elegge tre parlamentari.
«Credo che il nuovo progetto della Lega – spiega – debba con grande forza interessare anche i siciliani. Sono certa che alla Sicilia interessi che vi sia un governo con delle priorità che sono quelle della sicurezza, della giustizia e del rispetto delle regole».
Bongiorno è molto conosciuta e apprezzata per la sua esperienza come avvocato e per le sue battaglie in difesa delle donne. Con Michelle Hunziker ha fondato l’associazione Doppia difesa, una Onlus che si occupa di aiutare le donne che hanno subito discriminazioni, violenze o abusi.
«La giustizia deve diventare una priorità in Italia per riconquistare la fiducia dei cittadini – afferma – e se io ho deciso di correre con la Lega, non senza averci pensato prima a lungo, è perché Salvini ha messo questo tema in punta alla sua agenda politica. Mi batterò per perfezionare la legge sullo stalking istituendo un codice rosso per le denunce delle donne che temono per la loro vita, per rivedere la legge sulla legittima difesa che è ridicola al limite della barzelletta».
Di lei si è anche parlato di prossima ministra della Giustizia. Ma Bongiorno prima della chiusura delle urne ha preferito glissare rispetto a questa ipotesi. «Se mi piacerebbe fare il Guardasigilli? Non spargiamo voci, non lo farò», ha detto. Eppure è stato lo stesso Salvini ad affermare: «Giulia Bongiorno sarebbe un ottimo ministro della Giustizia in un governo del centrodestra».