Gela, candidato a sindaco denuncia voto di scambio
Gela, candidato a sindaco denuncia voto di scambio
GELA – “Cinquanta euro per un voto oppure posti di lavoro a scadenza, buoni benzina e persino il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas a gruppi familiari”. Sono alcuni casi illeciti di voti di scambio denunciati da uno degli 11 candidati a sindaco di Gela, Maurizio Melfa (lista civica “Ripartiamo da zero”), con una lettera inviata al prefetto di Caltanissetta per chiedere “una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel territorio in questi giorni di campagna elettorale, al fine di evitare pratiche scorrette e il malcostume di precedenti competizioni elettorali”. Secondo Melfa, la pratica diffusa del voto di scambio comporterebbe anche “veri e propri ricatti punibili penalmente, quali ad esempio la fotografia al voto apposto sulla scheda elettorale e la richiesta coercitiva della sezione” di appartenenza.
Niente nomi, per adesso, ma potrebbero essere fatti nei prossimi giorni. A Gela, sono quasi 600 i candidati delle 20 liste in lizza, che aspirano a occupare uno dei 30 scranni del consiglio comunale. Alcuni “galoppini”, in questi giorni, avrebbero approfittato dei funerali di due vittime di incidenti stradali per distribuire fac–simili alla gente, numerosa, all’uscita dalla chiesa madre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA