Finanziaria, Presidenza dell’Ars dà lo stop a 15 norme (e c’è anche la mini tabella H)

Di Redazione / 16 Febbraio 2016

La presidenza dell’Ars ha stralciato alcune norme della finanziaria, approvata in commissione Bilancio, perché, ha spiegato in aula il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, «non sono state valutate dalle commissioni di merito come previsto dal regolamento».
Disco rosso dunque anche per la cosiddetta tabella H, con l’elenco dei contributi a enti e associazioni.
Ardizzone ha sottolineato che la tabella H è in contrasto col deliberato che prevede un bando generalizzato per l’assegnazione delle risorse e con le decisioni assunte in passato dalla Corte dei Conti e dall’ufficio dell’ex commissario dello Stato con le sue impugnative.
Alla luce dello stralcio il governo dovrà rivedere le tabelle della manovra la cui discussione generale è stata rinviata alle prossime ore mentre il termine per gli emendamenti è fissato a venerdì alle 20.

L’Ars dovrebbe cominciare a votare le norme della manovra a partire da lunedì prossimo con l’obiettivo di approvarla entro fine mese, alla scadenza dell’esercizio provvisorio.

Quindi c’è stato lo stop alla soppressione della commissione regionale urbanistica, ma anche alla norma per i prestiti in favore del personale regionale in quiescenza e in servizio, alle iniziative per la promozione di start up-restart e all’integrazione scolastica dei soggetti con handicap gravi. Saltano anche la norma sulle associazioni di volontariato di talassemici, quella sul personale medico delle Asp e sui lavori in economia nel settore forestale. Cassati pure gli articoli sulla dotazione organica degli enti, l’assegnazione ad altre amministrazioni dei testimoni di giustizia, l’accesso on line al registro delle imprese, le competenze dei dipartimenti Lavoro e Beni culturali, l’estensione al personale biologo delle procedure adottate dall’istituto zooprofilattico per il personale veterinario e addio all’itinerario intercomunale «i luoghi del lavoro contadino».

Stop anche alla mini tabella H inserita durante i lavori della commissione Bilancio nella finanziaria. Niente finanziamenti diretti, dunque, per alcuni enti e associazioni, ripescate in modo bypartisan in violazione della norma che stabilisce l’assegnazione dei contributi attraverso un bando.
Al momento, dunque, spariscono dalla manovra i fondi per la Fondazione Whitaker (300 mila euro), per il polo universitario di Enna (1,7 milioni), il Cerisdi (350 mila euro), i Consorzi universitari (6,5 milioni), l’associazione allevatori (2,7 milioni). E ancora: al Brass Group (300 mila euro), all’Autodromo di Pergusa (500 mila euro), all’Unione italiana ciechi (1,643 milioni), alla Hellen Keller (600 mila euro), alla stamperia Braille (1,7 milioni), alla Biblioteca fardelliana (180 mila euro), all’Ente luglio musicale (140 mila euro), al Centro siciliano Sturzo (350 mila euro), all’associazione Rises (540 mila euro).

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Tag: regione sicilia