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Finanziaria: approvati i contributi agli enti

Finanziaria, approvati contributi per enti, teatri e fondazioni: ecco tutte le somme

La manovra è fatta, oggi la seduta per l'approvazione

Di Redazione |

Palermo – Una torta da 186 mln di euro. E’ quella che l’Ars spartisce tra enti, fondazioni e associazioni in Sicilia approvando la norma della finanziaria all’articolo 22. Dall’articolo 23 scompare invece la famigerata ex tabella H: nonostante le forti pressioni trasversali d’aula, passa la linea del presidente Giovanni Ardizzone che aveva stralciato i finanziamenti a una serie di enti e associazioni, alla fine condivisa dal governo, mettendo definitivamente una pietra sopra alla ex tabella H. L’esecutivo ha presentato un emendamento di riscrittura dell’art.23 della finanziaria che ha ‘salvato’ soltanto l’Unione italiana ciechi (1,5 mln), Istituto per ciechi di Palermo (1,4 mln), Stamperia Braille (1,6 mln), centro regionale Helen Keller (570 mila euro), Comitato regionale Ens (350 mila euro), Istituto ciechi di Catania (141 mila euro), Assistenza socio sanitaria fisico Frisone (94 mila euro), fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico (6,9 mln).

Tutti gli altri enti e associazioni, come il Cerisdi o il Brass Group, il Corfilac o l’autodromo di Pergusa, potranno partecipare a bandi, relativi al corrispettivo ambito d’attività, che saranno emessi dagli assessorati che avranno a disposizione in totale 12,99 mln. In più è già stata approvata la norma, inserita in finanziaria, che stanzia altri 6 milioni di euro in un fondo unico per la messa a bando di contributi. 

Gli altri contributi, pari a circa 300 milioni di euro, sono stati inseriti nell’allegato 1 dell’art.22, approvato nel pomeriggio.   La norma assegna 10 mln all’Irsap,  4,9 mln all’Istituto regionale della vite e del vino, 2,3 mln al Ciapi di Priolo, 13,9 mln agli enti parco e ai gestori delle riserve naturali con un taglio di 300 mila euro rispetto all’anno scorso, 12,4 mln al Teatro Bellini di Catania (-600 mila euro), 12,9 mln all’Ente di sviluppo agricolo (-700 mila euro), 3,7 mln al teatro di Messina, 2,05 mln all’Istituto zootecnico, 2,02 all’Istituto ippico di Catania (+ 200 mila euro), 7,9 mln alla Foss (-500 mila euro), 6,6 mln al teatro Massimo (-400 mila euro), 12,5 mln agli Ersu (-700 mila euro). E ancora: 787 mila euro a Taormina arte (-41 mila euro), 268 mila euro alle Orestiadi di Gibellina (-14 mila euro), 14,3 mln ai comuni per le spese di ricovero die minori disposto dall’autorità giudiziaria, 11,5 mln per le comunità alloggio, 7,5 mln per il fondo unico per lo spettacolo.

Confermati i finanziamenti per le vittime di mafia: 435 mila euro alle associazioni antiracket, 113 mila euro per il fondo di solidarietà alle vittime del racket, 255 mila euro per le assunzioni di familiari di vittime di mafia. E veniamo agli scontenti dell’elenco, a chi cioè rispetto a quanto ricevuto lo scorso anno, è rimasto a secco. Nessun finanziamento per Consorzi di garanzia fidi per il concorso agli interessi delle operazioni finanziarie (persi 645 mila euro), per il centro di formazione per la polizia municipale (30 mila euro), per il buono scuola (l’anno scorso 1 mln), per i centri di recupero e primo soccorso della fauna selvatica (era 70 mila euro), per le spese di istituzione di parchi regionali e riserve naturali (60 mila euro nel 2015).  Rispetto all’anno scorso, i contributi sono stati tagliati di circa 22 milioni di euro.

A questa punto la Finanziaria è fatta. Manca solo il voto finale, sarà dato domani, alle 11. La manovra taglia 400 mln di euro e accantona 500 mln di spesa: sarà sbloccata solo dopo la definizione dell’accordo con lo Stato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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