Catania – Senatore Stancanelli adesso lei cosa farà, lascerà il senato?
«Sarà l’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia a decidere. Certo io con l’elezione in tasca sono pronto a tutelare gli interessi della mia terra e in Europa potrò dare un buon contributo».
Parliamoci chiaro. Il risultato di Fdl la soddisfa oltre ogni misura?
«Il fatto che Fdl in Sicilia abbia ottenuto l’8% è la conferma di quanto io da anni vado sostenendo attraverso un percorso per creare un grande contenitore di centrodestra che abbia come fulcro Fdl che, va precisato, in campo nazionale ha guadagnato 300 mila voti in assoluto. Questo significa che adesso si può fare un ragionamento per una seconda gamba del centrodestra. Siamo tra l’altro a ridosso di Forza Italia e ciò significa che nonostante l’avanzata della Lega questa a noi non ha tolto nulla. Ora il risultato ci permetterà di diventare la parte non estremista del centrodestra che mira sulle capacità di mediare. Il risultato conferma anche che la linea politica che ho voluto portare avanti era quella esatta e ci ho messo la faccia».
Adesso a Bruxelles lei come si muoverà per Catania e la Sicilia?
«Oggi essere parlamentare europeo è un valore aggiunto per la nostra terra. Potrò fare molto in termine di innovazione, ricerca e tutela dei prodotti tipici e per l’eliminazione di regole e regolette che stanno affossando il tessuto economico della nostra Sicilia».
Fdl sale, ma Forza Italia non crolla…
«Vorrei soltanto precisare che mentre noi siamo un partito unico Forza Italia in Sicilia è una confederazione di almeno quattro partiti. Dentro Fi c’è l’Udc di De Luca, i popolari di Romano e Lagalla, gli autonomisti di Lombardo e la stessa Fi. Ora se si fa il raffronto, alle elezioni regionali questi partiti presero all’incirca il 30%. Non mi pare che per loro il risultato sia soddisfacente».
Lei ha ottenuto anche l’appoggio del sindaco Pogliese, fuoriuscito da Fi.
«Devo ringraziare Pogliese. Ho trovato in lui un sostegno che già avevo intuito alla apertura della campagna elettorale».
Il M5s resta pur sempre il primo partito in Sicilia…
«Ma non più come prima. Ha perso centinaia di migliaia di voti. C’è tanta gente che ancora si ribella alla classe dirigente che ci ha governato. E il reddito di cittadinanza dove la Sicilia è stato terreno di coltura, gli ha giovato».
Diventerà bellissima alla fine l’ha appoggiata?
«Il mo successo è dovuto al grande lavoro che ho fatto sul territorio. Mi sono ritrovato a fianco anche tanti simpatizzanti di Diventerà Bellissima. Devo dire che mi sono anche autosospeso da Diventerà bellissima per evitare una identificazione. Ma la cosa che più mi dispiace è che i capi di Diventerà bellissima, il governatore Musumeci e l’assessore Razza, mentre hanno appoggiato qualsiasi candidatura, hanno vietato ai dirigenti del partito di votare per me a tal punto che molti di questi hanno votato per Stancanelli, ma di nascosto…».