Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a che punto è la vostra lista nella circoscrizione Isole per le Europee? Ormai siamo al dunque…
«È a buon punto. Anche in Sicilia e Sardegna stiamo aprendo la nostra lista, come nel resto d’Italia, oltre ai confini tradizionali, guardando a mondi e personalità diverse. Noi vogliamo essere un movimento inclusivo e stiamo avendo risposte eccezionali anche da realtà locali e territoriali che venivano dall’esperienza del Pdl, oltre che da società civile, mondo delle professioni e giovani»,
Ha risposto soltanto in parte alla domanda. La lista è pronta?
«La definiremo a breve, stiamo lavorando per avere. I nostri rappresentanti siciliani hanno messo a punto una rosa di possibili candidati, tutti credibili e molto competitivi. E anch’io personalmente sto cercando di dare una spinta in più. Confido che una persona, a cui ho chiesto un impegno diretto, risponda positivamente. Ci sono tutte le condizioni…».
Non faccia la vaga. A chi si riferisce?
«Mi auguro che Raffaele Stancanelli accolga il mio invito alla candidatura nella lista di Fratelli d’Italia, che darà spazio a personalità provenienti dal centrodestra diffuso, dall’autonomismo e dal civismo nonché dal movimentismo giovanile e dall’associazionismo forense, come ad esempio Carolina Varchi, che già rappresenta la destra siciliana alla Camera».
Perché Stancanelli, che è già senatore, dovrebbe correre per Bruxelles?
«Se Raffaele, con cui ho più volte parlato negli ultimi giorni, accettasse, ciò avrebbe il significato di un’autorevole presenza in lista della destra. E sarebbe inoltre il riconoscimento di un intelligente percorso in cui, secondo un giudizio molto diffuso che io condivido, ha ricompattato e allargato gli spazi del centrodestra siciliano, contribuendo a importanti successi politici ed elettorali».
Ma Stancanelli è socio fondatore di DiventeràBellissima, il movimento del governatore che, oltre a non schierarsi alle Europee, ha deciso di espellere chi farà campagna elettorale per altri partiti. Lei parla addirittura di una candidatura in prima persona… Significa che il senatore lascerà Musumeci o immagina una deroga speciale?
«La deroga ce l’ha. L’ha già avuta quando s’è candidato con noi alle Politiche. Non penso che se Stancanelli si candidasse con noi sarebbe un problema, perché è già senatore di Fratelli d’Italia. Per il resto penso che ne parleranno, assieme a Musumeci, facendo prevalere il buon senso e non la rigidità».
Se Stancanelli si candidasse non significherebbe però che lei ha l’appoggio di Musumeci?
«Lo ribadisco: la candidatura di Raffaele incarnerebbe il percorso coerente di un centrodestra unito e vincente. Sulle Europee, inoltre, Nello è stato chiaro e rispetto la sua posizione. Le nostre strade proseguono, magari si incontreranno davvero. Per il resto è chiaro che Fratelli d’Italia parla soprattutto, ma non soltanto, al popolo del centrodestra. E dunque anche agli elettori di DiventeràBellissima, di cui Stancanelli è e resta un autorevole e leale esponente».
Twitter: @MarioBarresi