Politica
Elezioni europee, il sondaggio: in Sicilia Salvini non sfonda, doppiato dal M5s
CATANIA – Se fosse davvero il responso delle urne sarebbe, per certi versi, sorprendente. Matteo Salvini perde il traghetto. E non è trionfale così come è stato annunciato, lo sbarco sulle Isole: la Lega resta tre punti sotto la soglia psicologica del 20% e viene doppiata dal Movimento 5Stelle, che – pur lontano dal plebiscito delle Politiche – si conferma di gran lunga la prima forza politica in Sicilia.
Questo, nell’ormai sin troppo retorico tema del derby gialloverde, è il dato più significato del sondaggio. L’ultimo prima dello stop nelle ultime due settimane di campagna elettorale per le Europee, realizzato da “Keix” per La Sicilia su un campione nazionale per i dati complessivi, ma con un profondo zoom sulle intenzioni di voti dei siciliani e dei sardi, uniti nella circoscrizione in cui dovranno essere eletti otto eurodeputati.
Partiamo dalla favorita. La Lega, che “Keix” stima primo partito in Italia (fra il 27,7 e il 29,7%, una forbice comunque inferiore rispetto alla media di altri sondaggi nazionali), non sfonda in Sicilia: il dato regionale è fra il 15,9 e il 16,8%, condizionando il risultato finale della circoscrizione (16,6-17,7%), nonostante una media di 22,3% registrata in Sardegna. Un risultato impensabile cinque anni fa, quando il Carroccio alle Europee incassò l’1% nelle Isole, e tre volte superiore a quello delle ultime Politiche (5,4% in Sicilia), ma molto al di sotto del consenso stimato oggi a livello nazionale e anche di alcuni pronostici fiutati empiricamente in campagna elettorale.ù
Il M5S, dunque, si conferma il più amato dai siciliani. Ma anche dai sardi. Il dato circoscrizionale dell’analisi è compreso fra 32 e 34%, spinto soprattutto da sotto lo Stretto (32,8-34,2%), rispetto al 29% stimato sull’altra isola. Anche in questo caso il saldo, rispetto alle scorse Europee (27,3%), è positivo. Ma il dato è in picchiata se paragonato al risultato dello scorso 4 marzo, quando in Sicilia i grillini toccarono il 48%. Il risultato che “Keix” attribuisce al movimento di Luigi Di Maio su base nazionale è compreso fra il 21,4% e il 22,9%.
E anche per l’istituto demoscopico diretto da Salvo Panarello ci sarebbe, nello scenario complessivo, il sorpasso del Pd: secondo partito in Italia, con una forbice (più generosa rispetto ad altre rilevazioni di questi giorni) compresa fra il 22,4 e il 24,1%, pur lontano dal record renziano del 40,8% nel 2014. Anche in Sicilia – e questa è la vera sorpresa – il partito di Nicola Zingaretti tiene, anzi cresce rispetto agli ultimi flop. Per “Keix” sarebbe la seconda forza dopo i cinquestelle, sia nella circoscrizione (18,4-19,6%) sia nella nostra regione con dati molto simili, che si attestano fra il 18,3 e il 19,4%, inferiori al 23,7% in Sardegna. E, se fosse così, all’alba del 26 giugno ai dem sembrerebbe solo un brutto sogno l’11,6% al Senato poco più di un anno fa.
La Sicilia si conferma, secondo le intenzioni di voto misurate dal sondaggio, un’“oasi azzurra”. Per la gioia (per ora soltanto virtuale) del commissario regionale Gianfranco Miccichè, Forza Italia regge eccome il confronto con l’odiato Salvini. Tallonandolo con un robusto 14,2-15.1% siciliano, che traina il dato della circoscrizione (in Sardegna infatti c’è un debole 10,8%) a una forbice compresa fra il 13,6 e il 14,4%. In questo caso il confronto con l’ultima corsa per Bruxelles è di poco inferiore al 20% del 2014. Per “Keix” il dato nazionale di Forza Italia si attesta a una sola cifra: fra l’8,7 e il 9,3%, in linea con gli altri istituti demoscopici.
Giorgia Meloni, in base a questo sondaggio, avrebbe vinto la sua scommessa. Il dato medio di Fratelli d’Italia su tutte le circoscrizioni è ben oltre la soglia di sbarramento per poter eleggere eurodeputati: 7-7,5%. Nelle Isole (e in Sicilia va anche leggerissimamente meglio, nonostante il mancato accordo elettorale con gli Autonomisti di Raffaele Lombardo: FdI è al 7,1-7,5%, con il medesimo trend se si isolano i dati della Sardegna. Più del doppio, sostanzialmente del 3,8% registrato alle ultime Politiche su base regionale.
Non entrerebbero in Europa, stando alle rilevazioni di Keix, né +Europa né La Sinistra, liste entrambe sotto l’asticella del 4%: la forza che si identifica soprattutto con Emma Bonino andrebbe meglio in Sicilia (3,3-3,5%) e nel complesso della circoscrizione Isola (3-3,2%) rispetto a un sostanziale 3% nazionale; migliore il dato italiano della sinistra (3,3% la parte più alta della forbice) che su base siciliana scende sotto il 3%. Quasi non pervenuta, secondo “Keix”, Europa Verde che non supera l’1%.
Tutte le altre liste messe assieme pesano per il 2% circa.
Twitter: @MarioBarresi
COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA