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Diciotti, Salvini “sotto esame” Giunta Gasparri dice sì ad atti a Catania

Di Redazione |

Roma – Il presidente della Giunta per le immunità del Senato Maurizio Gasparri informerà, a quanto si apprende, la presidente del Senato affinché invii ai giudici di Catania gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Di Maio e Toninelli che sono stati allegati alla memoria difensiva del vicepremier Matteo Salvini, sotto esame della Giunta per l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti sul caso Diciotti. Gasparri ha di fatto accolto la richiesta del senatore Grasso su quei documenti. 

Gasparri ha proposto di non concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini sul caso della Diciotti. Per Gasparri, nella sua veste di relatore, nella proposta fatta ai senatori riuniti nella giunta, «alla luce delle argomentazioni fin qui evidenziate sottolinea l’opportunità che la Giunta proponga all’assemblea il diniego della richiesta di autorizzazione a procedere».

«Il nostro giudizio non è di natura ideologica, politica – spiega ancora Gasparri – . Uno può fare le interrogazioni, può contestare il governo, può fare l’opposizione. Noi dobbiamo giudicare se questi comportamenti di Salvini siano conformi alla legge costituzionale dell’89 che, in taluni casi, prevede delle esimenti, come se si è agito per un preminente interesse pubblico». Nessun autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Diciotti se reato c’è stato è di natura ministeriale. Gasparri, che è anche relatore dell’esame, ritiene opportuno che “la Giunta proponga all’Assemblea il diniego della richiesta di autorizzazione a procedere». «Escluso il «movente» privato, – spiega – escluso il “movente» politico-partitico, rimane in piedi esclusivamente il “movente” governativo, che ha ispirato l’azione del Ministro Salvini e che è pertanto idoneo per il diniego dell’autorizzazione a procedere». Dunque il parlamentare azzurro propone alla Giunta di riconoscere «la natura ministeriale dell’eventuale reato». Se la Giunta converge su questo primo punto, secondo Gasparri il secondo tema da affrontare è quello di capire se Salvini «abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato» perseguendo un «interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo». Ma nel fare questa valutazione, non va trascurato, si legge nel documento, che «il pubblico ministero di Catania ha chiesto l’archiviazione per infondatezza della notitia criminis, mentre il Tribunale dei Ministri non ha accolto tale richiesta di archiviazione ed ha formulato un’imputazione coatta». Nella relazione viene ribadito inoltre che il Senato non è chiamato a valutare la ” natura, politica» o “amministrativa» dell’atto, «in quanto anche un atto amministrativo (o di alta amministrazione) può avere finalità governative».

L’invio alla procura di Catania degli atti firmati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei ministri Di Maio e Toninelli, allegati alla memoria difensiva di Matteo Salvini sul caso Diciotti, non dovrebbe modificare i tempi dell’esame della Giunta per le immunità parlamentari del Senato che è in corso. E’ quanto si evince dalle dichiarazioni del presidente della Giunta Maurizio Gasparri a fine riunione: “La procura può fare quello che vuole, noi decideremo entro i termini che la legge costituzionale del 1989 prevede”. E ha aggiunto: «Dobbiamo agire entro quel termine, quello che fanno altri organi non mi compete».  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA