Politica
De Luca «Sugli inceneritori in Sicilia studiamo ricorso alla Corte dei conti»
Per l'esponente dell'M5S all'Ars: «Non ci sono e già fanno danni: non hanno bruciato immondizia, ma solo soldi dei siciliani»
«Nella terra di Pirandello la questione degli inceneritori non poteva fare eccezione. La vicenda è quantomeno paradossale: non hanno bruciato rifiuti perché non ci sono, e meno male, ma intanto rischiano di bruciare montagne di soldi dei siciliani. La cosa assurda è che di tutte queste scelte sbagliate, perché di sbagli nei numerosi passaggi ce ne saranno, a pagare sarà sempre Pantalone, cioè i siciliani. E questo, oltre che essere profondamente ingiusto, è incredibile». Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca che sulla vicenda promette di andare a fondo.
«Faremo richiesta di accesso agli atti – dice il capogruppo 5 Stelle – e incaricheremo i nostri legali di studiare a fondo la vicenda, per vedere se ci sono gli estremi per fare un esposto alla Corte dei Conti. Intanto, Schifani ci ripensi sugli inceneritori: non è questa la strada da battere per affrontare la questione rifiuti: oltre ad essere concettualmente sbagliati, bene che vada vedranno la luce tra anni, mentre l'emergenza è ora. Il governo regionale, inoltre, ci dia notizie sulla profonda revisione del piano dei rifiuti chiesta dalla Commissione europea, condizione indispensabile per l’accesso ai fondi europei di cui parla tanto Schifani e che altrimenti rischieremmo seriamente di perdere».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA