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Da Calenda a Bonino, da Casini a Sgarbi, chi ha perso e chi ha vinto nei grandi duelli

A Roma centro nella corsa per il Senato tra i litiganti Emma Bonino e Carlo Calenda, a godere è il candidato del centrodestra Lavinia Mennuni, che con il 36,3 batte i leader di Più Europa e di Azione che si fermano, rispettivamente, al 33,2 e al 14.

Di Redazione |

Nel collegio di Bologna del Senato Pier Ferdinando Casini batte Vittorio Sgarbi, 40 per cento contro 32,3; Giulio Tremonti viene sconfitto da Benedetto Della Vedova, 37,8 a 30,3, nel collegio di Milano 9 della Camera; a Roma centro nella corsa per il Senato tra i litiganti Emma Bonino e Carlo Calenda, a godere è il candidato del centrodestra Lavinia Mennuni, che con il 36,3 batte i leader di Più Europa e di Azione che si fermano, rispettivamente, al 33,2 e al 14. È l’esito di alcuni dei duelli più attesi nei collegi uninominali nelle elezioni di ieri. Restando a Palazzo Madama, sbaraglia i candidati del centrosinistra, Valeria Valente (25,3), e del centrodestra, Stefano Caldoro (22,2), la Cinquestelle Ada Lopreiato, che si aggiudica con il 41,4 a Napoli il collegio di Fuorigrotta. A Roma, nel quinto municipio, Giulia Bongiorno precede di dieci punti (39,7 a 29,7) Andrea Catarci del centrosinistra. Senza storia anche le sfide tra Isabella Rauti di Fratelli d’Italia ed Emanuele Fiano del Pd a Sesto San Giovanni, con la prima che ottiene il 45,2 contro il 30,9 del secondo; e tra Daniela Santanchè e Carlo Cottarelli a Cremona, 52,1 contro 27,3 a favore del centrodestra. 

Netta anche la vittoria del senatore Udc Antonio De Poli, che ad Ancona, con il 41,2, prevale sull'ex segretario della Federazione dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, fermo al 29,4. In discesa anche l’elezione dell’ex presidente del Senato, Marcello Pera, che ottiene il 41,3 contro il 26,9 di Gavino Manca del centrosinistra.  Vince alla grande anche Carlo Nordio nel collegio della Camera di Treviso, eletto con il 56,2, mentre nel centrosinistra viene bocciato sonoramente il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che a Napoli Fuorigrotta si ferma al 24,4, sconfitto dall’ex collega titolare del dicastero dell’Ambiente nel primo Governo Conte, Sergio Costa, che vince con il 39,7. L’unico che riesce a tenere alta la bandiera di Impegno civico è Bruno Tabacci, che nel collegio di Milano-Loreto batte il vicepresidente della Camera, Andrea Mandelli, di Forza Italia, 38,4 a 35,3. 

A Roma il magistrato Simonetta Matone, già candidato vicesindaco del centrodestra nelle ultime elezioni di Roma, batte Enzo Foschi del centrosinistra nel terzo municipio 35,8 a 33,6. Senza problemi l’elezione di Rita Dalla Chiesa, prima con il 40,5, contro il 25,8 di Nicola Grasso di M5S. A Messina invece Matilde Siracusano, di Forza Italia, si ferma al 29, sconfitta da Francesco Gallo, esponente del partito del sindaco Cateno De Luca, che vince con il 32,2. Sconfitta a Foggia anche Eugenia Roccella, del centrodestra, seconda con il 34,8, dietro il Cinquestelle Marco Pellegrini, che vince con il 41,3. Senza problemi la corsa nel collegio uninominale di Monza del Senato per Silvio Berlusconi e in quello della Camera di L’Aquila per Giorgia Meloni, entrambi sopra il 50 per cento, mentre approdano in Parlamento nella quota proporzionale Enrico Letta e Giuseppe Conte alla Camera e Matteo Renzi e Matteo Salvini a palazzo Madama. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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