Cuffaro eletto segretario nazionale della Dc, ma che polemiche! E ora vogliono portarlo in Tribunale

Di Redazione / 07 Maggio 2023

L’elezione di Totò Cuffaro a segretario nazionale della Democrazia Cristiana ha scatenato polemiche già pochi minuti dopo la proclamazione. Il commissario regionale della Dc in Sicilia nel primo pomeriggio di oggi è stato eletto, all’unanimità, segretario politico nazionale della Dc al termine del XX Congresso Nazionale della Dc che ha preso il via ieri presso il centro congressi Sheraton de Medici, a Roma con la partecipazione di oltre 400 delegati, provenienti da diverse regioni d’Italia. Ma la cosa a qualcuno non è andata proprio giù.

Il primo a dire no è stato un democristiano di lungo corso come l’ex ministro Gianfranco Rotondi che pur facendo gli «auguri a Totò Cuffaro per il ritorno sulla scena nazionale», ha accusato l’ex governatore siciliano di essersi impadronito di qualcosa che non era suo. « La sua iniziativa usurpa un nome – quello della Dc – già presente e a buon diritto nella competizione politica. Domani daremo mandato ai legali di difendere i nostri diritti, sarà un tribunale a decidere chi ha ragione», ha scritto su Twitter Gianfranco Rotondi.

L’elezioni di Cuffaro non è piaciuta nemmeno a Fabio Desideri, portavoce e coordinatore politico nazionale di un’altra Democrazia Cristiana: «L’adunanza di oggi organizzata a Roma da Cuffaro e dai suoi sodali finirà come sono finite le sue liste ricusate in Sicilia. Nelle prossime ore gli atti della riunione fatta quest’oggi a Roma, dai sodali di Cuffaro – ha detto Desideri – , saranno impugnati già domani nelle sedi competenti. La cosa certa è che né Cuffaro, né i suoi sodali, rappresentano in alcun modo la Democrazia Cristiana”.

Desideri spiega che «Cuffaro fa finta di non capire che gli organismi giurisdizionali italiani hanno emesso sentenze le quali, fino a prova del contrario, tutti gli italiani – tranne forse l’ex senatore della repubblica italiana – rispettano ed osservano. Proprio questo concetto esporremo negli atti e nelle azioni in sede legale e civile che domani inizieremo a depositare nelle sedi opportune».

La replica dell’ex governatore

Il neo segretario nazionale Totò Cuffaro risponde per le rime . «Desideri rimanga con il suo desiderio di poter rappresentare la Dc, tranne la sua fantomatica Dc. Noi, gente normale, siamo soliti risolvere contenziosi politici ragionando e riflettendo – risponde Cuffaro – , ma questo lo facciamo con chi ha possibilità di ragionare e riflettere. Immagino, da come scrive, che non abbia neanche la facoltà di capire cosa significa sodale. Si è messo d’accordo con il suo amico Rotondi su chi prima dovrà portarci in tribunale?».

Poi Cuffaro ringrazia «l’onorevole Gianfranco Rotondi per gli auguri» ma giudica «sconsiderata» la sua affermazione « con la quale mi accusa di aver usurpato un diritto, ovvero di aver utilizzato il nome della Democrazia Cristiana».

«Ho soltanto dato voce, fino ad adesso – ha detto ancora Cuffaro – , a chi ha capacità di rappresentanza, ai tanti siciliani che hanno votato finalmente una Dc presente nella scheda elettorale, cosa che fino ad adesso è accaduta solo in Sicilia». Cuffaro ha anche detto che mai da Rotondo si sarebbe aspettato che «per ridare fiato e valenza politica alla Dc, volesse utilizzare un tribunale. Credo e spero che voglia ragionare di politica piuttosto che andare in un tribunale».

Il sogno

«Riprendendo ciò che disse Martin Luther King 60 anni fa, We Have a Dream. Abbiamo un sogno, bellissimo e difficile ma non utopico – aveva detto oggi Cuffaro alla convention di Roma davanti ai delegati -. Vogliamo un Paese dove noi, i nostri figli, i nostri nipoti possano vivere in un sistema politico democratico e popolare. Vogliamo un Paese dove si possa votare un partito di valori, libero, aperto, plurale, che garantisca diritti, giustizia, e libertà. Un partito, la Democrazia Cristiana, che sia protagonista nella politica e nella società».

Pubblicato da:
Alfredo Zermo
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