PALERMO – Rosario Crocetta è fuori dalle elezioni regionali del 5 novembre. Il Tar di Palermo ha respinto i due ricorsi del Comitato Micari e del governatore della Sicilia contro l’esclusione della lista “Micari-Arcipelago” a Messina, stabilita dall’ufficio elettorale circoscrizionale. Ieri anche il Tar di Catania aveva respinto il ricorso.
L’ultima chance per Rosario Crocetta rimane adesso il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga). La lista “Micari-Arcipelago” a Messina, era l’unico collegio dove Crocetta era stato candidato. «Sì faremo ricorso al Cga», dice Fabrizio Micari, candidato a governatore per il centrosinistra.
«Rispetto la legge e le sentenze, dura lex sed lex: mi farò una ragione di questa esclusione, risparmierò i soldi della campagna elettorale. Ero candidato nell’interesse della coalizione, se qualcuno ha sbagliato se ne assumerà la responsabilità». Così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta commenta la sentenza del Tar di Palermo che ha respinto il ricorso.
«Con la mia candidatura a presidente la coalizione di centrosinistra avrebbe potuto giocare una partita importante, perché a marzo un sondaggio a mia disposizione mi dava al 24% – aggiunge -. Sono stato leale con il Pd e la coalizione di centrosinistra, ho accettato i sacrifici che mi sono stati chiesti. Mi auguro che il mio partito dimostri nei miei confronti la stessa lealtà in futuro. Vorrò essere ricordato dai cittadini come una delle persone più unitarie del centrosinistra».
«Faremo ricorso al Cga, poi rispetteremo la sentenza. Se la decisione non sarà positiva, avremo 240 candidati all’Ars e non 248. Sarà comunque un gruppo competitivo. Le nostre liste sono forti e dai numeri in nostro possesso la Lista Micari, proprio perché è quella che rappresenta di più il progetto civico che io incarno, è già abbondantemente al di sopra del 6% e nessuno si tirerà indietro», ha poi aggiunto Micari.
«Siamo un’alleanza forte, coesa e tutti i protagonisti di questo progetto di civismo politico saranno al mio fianco dal 6 novembre nel governo della Regione. A tutti i candidati – continua – voglio oggi fare un appello: abbiamo la possibilità di dimostrare in queste ultime settimane che c’è una Sicilia che ha voglia di guardare avanti, di cambiare marcia e che non vuole ripiombare nel passato con le vecchie facce del centrodestra o fare un salto nel buio con l’incompetenza dei grillini. La nostra mission è molto più importante delle poltrone di Sala d’Ercole: ciò che è importante sono i siciliani e la nostra terra».
«Ci servono 248 cuori e 248 teste – prosegue Micari – per convincere nelle prossime ore chi non vuole andare a votare, ed è la maggioranza dei siciliani, che siamo noi l’unica speranza per la Sicilia e il 5 novembre non è un giorno qualunque per il futuro delle prossime generazioni. È la sfida decisiva e noi con la nostra sfida gentile la vogliamo vivere con la forza delle nostre idee, dei nostri valori, dei nostri progetti».