Coronavirus in Sicilia, polemica sulla convocazione del Comitato scientifico all’Ars

Di Redazione / 20 Ottobre 2020

 PALERMO – «Notizie sottoposte a segreto», da non poter divulgare: sarebbe il motivo per cui i componenti del comitato scientifico che supporta la Regione per l’adozione delle decisioni relative al Covid-19 non parteciperebbero i ai lavori della commissione Ars.

«Se fosse confermato che l’assessore Razza ha vietato ai componenti di partecipare sarebbe un fatto gravissimo», dicono i deputati regionali Marianna Caronia e Carmelo Pullara.

I deputati, con una nota, chiedono spiegazioni «dopo che stamattina alcuni componenti del Cts, convocati in VI commissione dell’Assemblea regionale siciliana, hanno affermato di non poter partecipare su espressa richiesta dell’assessorato per la salute». “Siamo di fronte ad un fatto grave ed inquietante – affermano i due deputati regionali – intanto perché viene da chiedersi quali siano i segreti che il Parlamento e quindi i cittadini non devono conoscere e poi perché un assessore non può “costringere informalmente” dei cittadini, per quanto componenti di un Comitato da lui nominato, a violare apertamente il regolamento dell’Assemblea regionale siciliana».

«Quanto avvenuto stamattina in VI commissione – concludono Caronia e Pullara – è inaudito nella storia parlamentare e getta un’ombra sul comportamento e sulle scelte del governo e dell’assessorato». 

«Il comitato tecnico scientifico e Razza hanno qualcosa da nascondere sulla strategia anticovid? A pensar male parrebbe di sì se è vero, come è vero, che l’assessore alla Salute ha impedito che i componenti del comitato fossero presenti oggi all’audizione prevista in commissione Salute», hanno affermato invece i capigruppo del M5S e del Pd all’Ars, Giorgio Pasqua e Giuseppe Lupo assieme ai componenti della commissione Salute delle due formazioni politiche, Salvatore Siragusa, Francesco Cappello, Antonio De Luca, Giuseppe Arancio e Antonello Cracolici.

«Oggi – dicono i deputati – al Comitato tecnico scientifico costituito quale organo consultivo a supporto del Presidente Musumeci neo commissario al Covid, è stato impedito di essere audito innanzi la commissione salute dell’assemblea regionale siciliana. L’assessore Razza, che sul Cts non ha alcun titolo, ha addotto presunte ed ingiustificate ragioni di riservatezza. Di cosa ha paura l’assessore? I siciliani non hanno diritto di sapere in che situazione versa la Sicilia sulla situazione Covid? Tutto questo ha del surreale perché per la prima volta una commissione parlamentare viene privata di fatto del diritto di esercitare il proprio ruolo. È un brutta pagina per il parlamento regionale siciliano che non può essere succube di un governo dispotico e autoritario, che pretende di imporre provvedimenti unilaterali e senza contraddittorio».

«Solo in un secondo momento – raccontano i deputati M5S e Pd – è stato comunicato che due componenti del cts potranno essere auditi e solo per una mediazione del Presidente dell’Ars Miccichè. Una mini retromarcia che rispediamo al mittente che rimarca la supponenza di questo assessore che pretende di fare il bello e il cattivo tempo».

«La cosa assurda – concludono i deputati – è che Razza non ha poteri di gestione sul Cts, in quanto è Musumeci il commissario per l’emergenza Covid, e pertanto venga lui riferire in commissione insieme ai componenti del Cts».  

La replica di Razza

«L’intero Comitato tecnico scientifico non viene convocato in commissione parlamentare neppure dal Parlamento nazionale. L’onorevole Lupo e i deputati del M5s, per trovare ulteriori conferme, facciano due telefonate ai loro colleghi al governo centrale e chiedano. Domani saranno comunque ascoltati dalla commissione Salute all’Ars sia il responsabile del Cts regionale, sia altri rappresentanti». Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, replica alle polemiche sollevate per la presunta richiesta ai componenti del Cts di non riferire notizie riservate all’Ars.

«Nulla da nascondere, anzi, ricordo che a differenza del Comitato tecnico scientifico nazionale, tutti gli atti del Cts siciliano sono sempre stati nella disponibilità di chiunque – chiarisce Razza – Considerato il momento delicato che tutto il Paese sta attraversando, facciamo nostro l’appello lanciato appena poche ore fa dal presidente Sergio Mattarella ad una responsabilità collettiva e finiamola con polemiche senza senso che nocciono alla nostra comunità». 

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