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Comunali, ecco perchè soltanto a Misterbianco si vota in una sola giornata

A spiegare le motivazioni di quella che può sembrare in apparenza un’asincronia delle regole è il capo di gabinetto dell’assessore Marco Zambuto, Silvio Cuffaro

Di Redazione |

Dettagli, cavilli, ma anche spiegazioni sostanziali. Nel groviglio della normativa che regola le sessioni di voto anche in Sicilia c’è una spiegazione per ogni cosa, anche per quelle che possono sembrare stranezze incomprensibili. Scendendo nel particolare, a Misterbianco, Comune sciolto per mafia, come nel caso di San Cataldo e Vittoria, domani si voterà per scegliere il nuovo sindaco, ma – a differenza degli altri due centri, che invece procedono con la celebrazione dei relativi ballottaggi – si vota in un’unica giornata. Perché? A cosa è dovuta l’apparente disparità di trattamento che mette gli elettori catanesi nella condizione di dover affluire ai seggi solo la domenica?

A spiegare le motivazioni di quella che può sembrare in apparenza un’asincronia delle regole è il capo di gabinetto dell’assessore Marco Zambuto, Silvio Cuffaro: «Il primo gruppo di comuni, tra cui i due centri sciolti per mafia sono tornati al voto al di là dei termini di legge previsti. Questo è accaduto a causa della pandemia che ha generato una serie di rinvii. Si è persa così la prima occasione utile stabilita dai tempi tecnici e sono stati ricompresi nel turno ordinario». Situazione diversa che scaturisce da profili analoghi quella di Misterbianco che va  invece al voto in sessione straordinaria. Nel turno straordinario si vota in un solo giorno. Il ritorno al voto dei comuni sciolti per mafia, in tutto il Paese, hanno rappresentato il 20% del totale di quelli tornati a scegliere il primo cittadino, è stato uno dei temi caratterizzanti di queste elezioni. La Sicilia domani con il suo voto contribuirà a fare ulteriore chiarezza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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