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Catania, salta in Consiglio comunale voto per Piano di rientro: manca numero legale

Di Redazione |

Catania – Tanto tuonò che piovve. A due mesi dalla fine della consiliatura il voto sulla rimodulazione del Piano di rientro ha sancito quello che ormai da tempo è evidente: e cioè l’assenza della maggioranza consiliare del sindaco Enzo Bianco che a due mesi dal rinnovo della carica ottiene anche una sconfitta politica. Nella seduta in prosecuzione sulla rimodulazione, concessa dal Governo, si è registrato il «rompete le righe» con la mancanza del numero legale così come era avvenuto nella riunione di martedì. Ora si spera che questa sconfitta non si traduca nei fatti in un aggravamento della condizione finanziaria della città che è già ai minimi termini.

La debacle era comunque nell’aria e già alla vigilia c’era un certo malumore in buona parte della maggioranza che non si è presentata, forse, si vocifera, per dare un segnale politico al sindaco e alla sua amministrazione accusata anche di aver sbagliato il calcolo dei 45 giorni dall’approvazione della bozza per ritornare in Aula per il sì definitivo. Nessun consigliere interpellato ha, infatti, avuto ancora oggi contezza di quali siano i numeri del piano.

Alla fine in Aula si sono presentati soltanto in 19, ma al momento di votare una pregiudiziale i consiglieri di opposizione Messina e Balsamo sono usciti fuori dall’Aula e con 17 è mancato il numero. A seduta archiviata l’assessore al Bilancio, Salvo Andò ha fatto una dichiarazione: «Si tratta di una occasione persa per la città. Credo che qualcuno stasera se ne sia accorto. Va detto che la rimodulazione avrebbe consentito alla città di accorciare dal 2022 al 2021 i tempi per tornare in riequlibrio rivedendo al ribasso tariffe ed aliquote». Anche il capogruppo di «Primavera con Bianco» Bottino ha commetato amaramente: «Spiace constatare come ci sia qualcuno che preferisce lavorare contro la città. Era una delibera che andava incontro agli interessi dei cittadini. Per fortuna l’azione di risanamento delle finanze, lasciate sull’orlo del dissesto dalle amministrazioni di Centrodestra, é ormai consolidata grazie al lavoro della giunta Bianco».

Di tenore differente le dichiarazioni delle opposizioni. Per il capogruppo di FdI, Manlio Messina «Oggi è stata data l’ultima botta al sindaco Bianco. E’ ormai palese che deve andare a casa». Per il vicepresidente Sebastiano Arcidiacono: «Neppure sulla delibera del 4° Piano propagandata come àncora di salvezza il sindaco riesce a raccattare una maggioranza in consiglio. Una debacle che ne certifica il fallimento politico e amministrativo. Nell’ultimo giorno utile per l’approvazione Bianco, che ha umiliato ancora una volta il consiglio disertando la seduta, porta a casa una sconfitta che rende ancora più incerta la sua guida di un Palazzo in cui ormai è arroccato con pochi fedelissimi».

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