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Catania, fumata bianca nel fronte progressista: il candidato sindaco è Emiliano Abramo

L'accordo ieri sera. L'interese prevede il vicesindaco al M5S

Di Redazione |

Emiliano Abramo sarà il candidato condiviso del fronte progressista. Il presidente etneo della Comunità di Sant’Egidio non è nuovo nell’agone elettorale: già candidato sindaco civico nel 2018 (4.727 voti, pari al 3,6%); in lizza col Pd nel 2022 nel collegio uninominale per la Camera (30.390 voti, il 15,4%). Ora scende in campo alla guida di una coalizione che, oltre ai dem, vede dentro Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Europa Verde e il Forum Civico “Catania Può”, quest’ultimo motore dei “tavoli progressisti” sul programma.

Alla fine c’è stato il via libera dei grillini ad Abramo, nome fortemente voluto dal Pd, ma che comunque aveva il gradimento di quasi tutto lo schieramento, al netto di chi – dentro il M5S e soprattutto a sinistra – pensava a un’alternativa. Decisivo il disgelo di Nuccio Di Paola su Abramo come «candidato super partes di tutto il fronte senza che il Pd ci metta il cappello», uno schema su cui il referente regionale grillino ha avuto la benedizione di Giuseppe Conte. Il Pd incassa il nome più gradito, quello già in mente sin dall’inizio delle trattative, accettando di sedersi solo all’incontro finale, con le carte già tutte sul tavolo «senza il rischio di bruciare Emiliano», il civico a trazione dem. L’intesa prevede che il vice sindaco sarà espressione del M5s.

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