In Sicilia, per diversi comuni e aziende, l’energia elettrica costerà fino al 350% in più rispetto alla Lombardia. È questo il preoccupante rincaro che si prospetta, dopo l’asta aggiudicata da Enel in Sicilia, per gli utilizzatori legati a contratti con il “servizio di salvaguardia”.
Per contenere gli effetti drammatici di queste accelerazioni esponenziali dei costi si mobilitano Pd e 5stelle. Un emendamento alla manovra finanziaria è stato presentato dal segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo «con il collega Ubaldo Pagano- ha detto- proviamo a salvare enti locali e famiglie da questa vergognosa clausola di salvaguardia», lo strumento che tutela Enel nel mercato dell’energia. Oggetto della modifica proposta sono le modifiche dei parametri dei megawatt fissati per i prossimi due anni e la rimdoulazione del credito d’imposta. Del problema si è parlato lunedì scorso, durante una riunione di Anci Sicilia a cui hanno partecipato anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Per fare il punto sulla situazione e studiare possibili soluzioni, la senatrice Dolores Bevilacqua e il senatore Pietro Lorefice si sono riuniti con il responsabile dei rapporti istituzionali col Parlamento di Enel. Un “tour de force” che proseguirà nelle interlocuzioni avviate. La prossima settimana è previsto un nuovo incontro con Enel – spiegano gli esponenti del Movimento 5 Stelle – poi si procederà con un’interrogazione parlamentare affinché il governo intervenga per far fronte alla situazione emersa con soluzioni strutturali. È necessario che si intervenga in maniera risolutiva. Nell’immediato – concludono i senatori Bevilacqua e Lorefice – presenteremo un emendamento a sostegno delle imprese e degli enti locali siciliani colpiti da questa stangata». Un obiettivo a cui si guarda con trepidazione.