Regionali
Caos spoglio schede elettorali a Catania: «Presidenti di seggio inesperti». E tra i candidati c’è chi spera ancora
Riscontrate discordanze nei verbali: alcuni in bianco, altri con più voti degli elettori. Presidenti “richiamati”
Alcuni candidati catanesi alle Regionali non hanno ancora perso le speranze. Il sogno di sedere all’Ars resta vivo. I numeri potrebbero cambiare. Molto dipende da quello che sarà consegnato dall’Ufficio circoscrizionale elettorale di Catania. Il conteggio ufficiale infatti non è stato ancora completato. Un ritardo dovuto a diverse incongruenze trovate nei verbali dei presidenti di seggio. Sul tavolo della commissione sono arrivati anche dei fogli in bianco.
«La commissione circoscrizionale elettorale in merito al lavoro di scrutinio delle elezioni regionali – spiega a La Sicilia il presidente del Tribunale, Francesco Mannino – ha dovuto affrontare dei problemi frutto dell’incompetenza o inesperienza dei presidenti di seggio. Sono state trovate delle discordanze nei verbali. In alcuni casi con il numero di voti superiori al numero dei votanti delle sezioni. In alcune sezioni i verbali sono stati lasciati addirittura in bianco. Per questo motivo la commissione, che per legge non può materialmente riconteggiare le schede, ha convocato e audito decine di presidenti di seggio allo scopo di ricostruire l’intero lavoro svolto. L’ufficio catanese è stato in costante collegamento con la Corte d’Appello di Palermo che è la Corte di Appello regionale capofila nel lavoro di verifica degli scrutini. Come sempre avviene in questi casi, i presidenti di seggio, che si sono dimostrati non idonei all'attività che competeva loro, saranno segnalati alla Corte d’Appello di Catania affinché non siano più nominati». La prossima settimana però potrebbe essere quella decisiva. Ma, visto quanto è successo, nessuna previsione può essere certa. «Salvo intoppi a metà settimana dovremmo completare il lavoro sulle preferenze. Già è stato ultimato infatti quello sul presidente della Regione ed è stato assegnato il coefficiente di lista», chiarisce la presidente Marisa Acagnino. I componenti dell’Ufficio circoscrizionale elettorale hanno cominciato a controllare i faldoni provenienti da tutte le sezioni della provincia già dallo scorso 28 ottobre. Alla presenza di verbali in bianco o con evidenti discrepanze hanno convocato i presidenti.
«Quanto accaduto – aggiunge Acagnino – è frutto non solo di incompetenza ma anche di un lavoro abnorme che è stato affidato a giovani di 18 anni o alla prima esperienza. Inoltre voglio evidenziare che lo scrutinio delle Regionali è cominciato dopo lo spoglio durato tutta la notte per le Politiche. L’election day ha comportato uno sforzo molto oneroso da parte di queste persone, molte delle quali ci hanno confessato che non vorranno mai più ripetere l’esperienza. Si parla di impreparazione, ma finché questa indennità non sarà congrua al compito che questi soggetti sono chiamati a svolgere, io sono convinta che questo sarà il risultato. Sarebbe necessario forse predisporre dei corsi di formazione». Ma intanto c’è da aspettare che i conti, finalmente, tornino. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA