PALERMO – Al rush finale quando mancano sei giorni al voto in Sicilia, si punta a intercettare il voto degli indecisi e a convincere gli scettici a recarsi alle urne. E per raggiungere l’obiettivo più che sui programmi si fa leva sulle presunte debolezze degli avversari, sulle invettive o sulle mosse a sorpresa dei big. Tanti slogan, molte accuse all’avversario, le contraddizioni del rivale come possibile tornaconto di consensi. Il must rimane la questione degli “impresentabili”. Qui, tutti danno il meglio di sé.
«Forza Italia non ha un problema di candidature impresentabili: c’è, anche tra gli alleati, chi si fregia di liste più cristalline, ma più che di cristallo, parlerei di vetro di bassa qualità», messaggio che Gianfranco Miccichè, sembra indirizzare all’alleato Matteo Salvini. Che non la manda a dire: «Gli impresentabili? Sceglieranno i siciliani, noi abbiamo detto tanti no difficili che però mi fanno camminare a testa alta; altri hanno fatto altre scelte elettorali, io non commento le liste». Ma per il commissario di Fi per «proporre liste di perfetti sconosciuti, senza alcuna esperienza nell’amministrare qualcosa, non garantisce nulla se non una bassissima qualità dei candidati». Il M5s, sul tema, non molla la presa. Anzi. «Sembra incredibile, ma in Sicilia gli stessi uomini del centrodestra ammettono di essere impresentabili», attacca Beppe Grillo sulla sua pagina Fb dove rilancia un post del candidato Giancarlo Cancelleri che pubblica un video di Francesco Vozza, referente siciliano di «Noi con Salvini», e dice testualmente: «Vedo tanto schifo in questa coalizione, questo centro-destra è sporco. Sono davvero impresentabili». Vozza «si scaglia pesantemente contro la coalizione che appoggia Nello Musumeci alle elezioni siciliane, di cui il suo stesso partito fa parte. Insomma sono loro stessi a dirvi di non votarli. Ascoltateli!» è l’appello che lancia Cancelleri dal blog. Attacchi dai quali, Musumeci si continua a smarcare: «Ho amministrato denaro pubblico per anni ma non ho mai ricevuto un avviso di garanzia». E rilancia: «Ho attraversato la palude e ne sono uscito indenne». «L’unico impresentabile è proprio Giancarlo Cancelleri – incalza il candidato del centrodestra -. Proprio da lui poi non accetto lezioni di moralità dopo il caso delle firme false del suo movimento per elezioni di Palermo».
Sulla querelle interviene Rosario Crocetta, che rompe il silenzio: «Musumeci faccia un grande regalo alla Sicilia, che dice di voler fare diventare bellissima, si dimetta da candidato per evitare che questa Sicilia diventi “impresentabile”, travolta dall’autotreno di certi soggetti discutibili che vorrebbe portare con sé a Palazzo d’Orleans». Per il governatore uscente non è credibile che «Musumeci non conosca i cosiddetti “impresentabili” presenti all’interno delle sue liste, ma che li avrebbe scoperti recentemente leggendo i giornali». «Il problema degli elettori non è di non votare i cosiddetti ‘impresentabilì – insiste Crocetta – ma di non votare Musumeci». Ma l’ex presidente dell’Antimafia siciliana considera «i grillini una sciagura per la Sicilia come lo sono stati i precedenti cinque anni di Crocetta».