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Calenda sigla il “Patto del Liotru”: ecco come sosterrà il centrodestra a Catania

Dal big centrista via libera al sostegno di Azione - senza simbolo, ma senza nascondersi - al candidato Trantino

Di Redazione |

Un colpo di fulmine. Sotto il Liotru. È andato «davvero molto bene», confermano fonti incrociate, il caffè catanese fra Carlo Calenda ed Enrico Trantino. Mimetizzati – ma fino a un certo punto, visto i due scatti, rubati da un passante, che li immortalano al tavolino di un bar di piazza Duomo – fra i turisti in giro nella mattinata festiva del Primo Maggio, il leader di Azione e il candidato sindaco di centrodestra hanno chiacchierato a lungo. Col deputato nazionale Giuseppe Castiglione nel ruolo di “Cupido”, dopo il feeling (annunciato e ricambiato su La Sicilia) che ha aperto la strada all’intesa con lo stesso Trantino.

Eppure negli scorsi giorni pareva esserci stata una frenata. Non un ripensamento vero e proprio, ma quanto meno uno scrupolo di tipo diplomatico. Perché l’ufficio stampa di Calenda, nel corso del tour siciliano, aveva smentito una frase attribuita dalle agenzie all’ex ministro («Parleremo delle amministrative e di un’eventuale apertura al centrodestra») a margine di un evento a Caltanissetta: «Mai detto». Tant’è che qualcuno, sotto il Vulcano, cominciava a pensare che lo scambio di amorosi sensi fra Trantino e Castiglione fosse magari una fuga in avanti di quest’ultimo.

L’incontro

E invece no. Perché lunedì mattina i due si sono incontrati, conosciuti e piaciuti. Calenda ha apprezzato il «profilo molto signorile» di Trantino, che a sua volta è stato «piacevolmente impressionato» dalla «profonda conoscenza» di problemi e opportunità delle grandi città.

Il big centrista, in un clima d’immediata confidenza, ha pure lasciato sul tavolo, assieme alle tazzine e a un paio di bottiglie di Coca Zero, anche qualche consiglio operativo. Come, ad esempio, fare sponda sul governo nazionale, vista anche la vicinanza dell’aspirante sindaco a Giorgia Meloni, per un commissariamento «modello Roma» su rifiuti e decoro urbano. Fra i temi anche la «priorità delle infrastrutture digitali» e l’esigenza di «coordinare tutte le risorse europee, non solo quelle del Pnrr, con uno strumento operativo, una sorta di unità di missione Catania».

Il dato politico

Il dato politico è chiaro. Via libera all’appoggio di Azione – senza simbolo, ma senza nascondersi – all’avvocato espresso dal centrodestra a Catania. Il contenuto concreto dell’accordo si materializza al tavolo del bar: Ninni Decembrino, apprezzata neonatologa del Policlinico, molto vicina allo stesso Castiglione, che la volle nella lista di Azione-Italia Viva alle ultime Regionali, con un risultato finale di 588 voti. Sarà Decembrino, che vanta una precedente militanza in Energie per l’Italia di Stefano Parisi, oggi fra le anime dell’associazione Amici UniCt, il cavallo di Troia calendiano nella lista civica Trantino Sindaco, magari in tandem con un altro candidato uomo.

E per ora si ferma qui l’esito concreto dell’idillio centrista di Trantino. Al quale arriva l’assist di Castiglione, Che va ripetendo ai suoi di «essere in sintonia con Enrico sull’appello agli alleati per l’alto profilo dei nomi da esprimere». I primi cinque (nessuno sarà di area Azione) il centrodestra li esprimerà oggi. Non è dato sapere se piaceranno a Castiglione. «Ma il dibattito bisogna sulla qualità va aperto», l’idea di Azione. Ma «prima vedere cammello», è la tesi degli alleati tradizionali. Che li vogliono contare tutti, i voti degli “infiltrati” di Calenda,

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