Sicilia
Bilancio Regione, manovra con poche norme in attesa dei soldi da Roma
Le norme, che devono essere varate, saranno una quindicina e quasi tutte destinate agli enti locali
Una manovra «con poche norme» in attesa che arrivino i soldi da Roma. Così, dopo la giunta-fiume di ieri a Palazzo d’Orleans, presieduta dal governatore Schifani, ci si prepara a riprendere, lunedì, la discussione, dopo l’introduzione, da parte dell’assessore all’Economia, Falcone, del bilancio e della legge di stabilità. Una finanziaria che prevede una quindicina di norme destinate soprattutto agli enti locali.
Lunedì l’esecutivo regionale, presieduto da Renato Schifani ripartirà da dove si sono conclusi i lavori di ieri, dall’argomento cioè introdotto dall’assessore regionale all’Economia Marco Falcone che ha definito i documenti relativi al bilancio e alla legge di stabilità regionale. Una finanziaria tecnica con una quindicina di norme che prevede in prevalenza interventi a sostegno degli enti locali . Verrà costituito un fondo a supporto delle amministrazioni e contemporaneamente, nello schema previsto dall’assessore all’Economia Marco Falcone, dovrebbero essere eliminate le “riserve” previste in passato nei confronti di alcuni dei comuni siciliani. Questo almeno la volontà iniziale per allineare sullo stesso piano tutti i comuni dell’isola.
Tra le altre norme che dovrebbero far parte del testo, interventi per sbloccare il turnover dei consorzi di bonifica, una sulla nuova impostazione finanziaria dell’Arpa. Per dare seguito infatti ad alcune delle osservazioni della Corte dei conti, verrà rimodulata una parte del finanziamento dell’agenzia regionale per l’ambiente attraverso risorse del bilancio della Regione. Previsto un accantonamento di 700 milioni per far fronte a spese per le quali oggi non c’è la disponibilità. Capitoli che verranno poi rimpinguati una volta che da Roma arriveranno i soldi dal governo nazionale che fanno parte della trattativa sulla retrocessione delle accise. L’obiettivo rimane quello di chiudere la partita quanto prima evitando il ricorso all’esercizio provvisorio. Una mossa che andrebbe in direzione diversa da quella annunciata dai gruppi di opposizione per i quali mancherebbero i tempi tecnici anche per una manovra ridotta all’osso. In passato, nella legislatura in cui a Palazzo d’Orleans sedeva Rosario Crocetta fu imbastita una Finanziaria che aveva le stesse caratteristiche, subordinata cioè a pesanti accantonamenti finanziari. Dalla prossima settimana dunque entra nel vivo la sessione di bilancio con quel che comporterà.
Sarà invece Salvatore Requirez a guidare il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) della Regione Siciliana. Lo ha deciso il governo Schifani nella riunione di giunta su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo. Requirez, attualmente direttore sanitario dell’ospedale Civico di Palermo, prende il posto del dirigente generale “ad interim” Mario La Rocca. Il governo regionale ha deliberato lo stato di crisi regionale e richiesto quello di emergenza nazionale per la durata di un anno per i territori di 55 Comuni, in tutta la Sicilia, colpiti dal maltempo tra la fine di novembre e le piogge del 3 dicembre scorso con una dotazione di 22 milioni. Su proposta del presidente della Regione Renato Schifani, è stata deliberata la richiesta di un parere al segretario generale della Regione, avvocato Maria Mattarella, sulle parcelle degli avvocati Pier Carmelo Russo e Francesco Stallone, per le attività professionali svolte nei confronti della Regione in relazione alla questione dei termovalorizzatori. In arrivo anche 200 milioni che saranno riprogrammati e smistati poi all’assessorato Famiglia per dare aiuto alle fasce più deboli nella complessa vertenza che sta attraversando anche l’Isola sul caro-bollette. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA