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Amministrative Catania, ecco il sondaggio che può convincere Bianco a tornare in campo

 L’ex sindaco primeggia in notorietà e fiducia e arriverebbe al 38% al primo turno (ma a certe condizioni)

Di Mario Barresi |

Di sondaggi ne girano già alcuni da un po’ di tempo. Con risultati molto diversi l’uno dall’altro. E più ci si avvicina alla fase più delicata delle scelte (nomi dei candidati e perimetro delle alleanze soprattutto) più ne verranno fuori.

Ma ce n’è uno in particolare, di cui La Sicilia è venuta in possesso, che potrebbe davvero convincere Enzo Bianco a rompere gli indugi annunciando la sua candidatura. La rilevazione è di Emg Different. Il committente è l’associazione “Catania nel Cuore” presieduta da Mario Crocitti, avvocato, già consigliere comunale di Con Bianco per Catania. La società di ricerche, partner del Consorzio Opinio negli exit poll per la Rai alle ultime Politiche, ha intervistato un campione di 600 catanesi fra il 18 e il 21 gennaio scorsi. L’affluenza alle urne stimata è del 45%. 

Quali sono i dati che alimentano l’ottimismo dell’entourage di Bianco? Il primo è di certo la misurazione del grado di conoscenza e di gradimento dei potenziali candidati. Più di otto catanesi su dieci, ovviamente, sanno chi è l’ex sindaco che li ha amministrati per tanti anni, mentre il 33% dichiara di fidarsi di lui. Risultati molto superiori ad altri sfidanti che vengono sondati da Emg Different: il più noto, ironia della sorte, è il neo-concittadino Giancarlo Cancelleri (41%), due volte candidato governatore col M5S, oltre che viceministro e sottosegretario col governo giallorosso, con un grado di fiducia al 9%. La deputata leghista Valeria Sudano supera Ruggero Razza per livello di notorietà (38% contro 34%), ma l’ex assessore regionale alla Salute la spunta di due punti (7 a 5) sulla fiducia. Più indietro il resto dei concorrenti: Sergio Parisi, ex assessore comunale di FdI, registra il 28% di notorietà e il 3% di fiducia, poi Emiliano Abramo, candidato alle Politiche col Pd, potenziale nome del centrosinistra (26% e 3%) e il civico Lanfranco Zappalà (29% e 2%).

 Un dato interessante arriva dall’unica simulazione sul voto del 28 e 29 maggio. Il sondaggio vede l’ex ministro dell’Interno sfiorare la vittoria al primo turno col 38%, staccando Ruggero Razza di quasi dieci punti (29%), poi Cancelleri al 19% e Zappalà al 4%. Ma questa griglia di partenza, nel report di Emg Different, ha una legenda che spiega la matrice degli schieramenti: Bianco viene definito «candidato civico appoggiato da liste vicine al centrosinistra, al centro e al centrodestra», mentre Razza è il nome di FdI-Lega-Forza Italia e Cancelleri espressione del M5S. Questo per Bianco è uno scenario fra i più propizi: candidato trasversale di civiche (compreso Cateno De Luca?), pezzi di moderati (gli Autonomisti di Raffaele Lombardo e la Dc di Totò Cuffaro?) strappati al centrodestra e, per deduzione, anche dal Pd, visto che lo schema ipotizzato prevede la corsa solitaria dei grillini. 

Più convincente la simulazione dei ballottaggi. Nella quale Bianco viene dato vincente in ogni combinazione ipotizzata: combattuta la sfida con Cancelleri (55% contro 45%), il più competitivo del centrodestra sarebbe Razza (41%), mentre il presidente del consiglio nazionale Anci al secondo turno surclasserebbe tutti gli altri: Parisi (32%), Sudano (31%), Zappalà (30%) e Abramo (29%).

Una parte dell’analisi di Emg Different è riservata all’opinione dei catanesi sugli ultimi sindaci. Partendo dall’operato di Salvo Pogliese, bocciato dal 61% (51% abbastanza negativo, 10% molto negativo), con un 39% che si esprime in termini positivi (1% molto e 38% abbastanza). E qui Bianco, sconfitto dall’attuale senatore meloniano nel 2018, si prende una rivincita demoscopica: 62% di giudizi positivi (2% molto e 60% abbastanza), mentre il pollice verso arriva dal 38% (31% abbastanza e 7% molto).

Nella parte in ghost della rilevazione, oltre a un approfondimento sul «vissuto della città» e sulle sue «problematiche», si trovano anche le prime tendenze sulle liste. Da prendere con le pinze in una competizione elettorale in cui, più del simbolo o del voto d’opinione, conta il peso dei candidati acchiappa-preferenze. Fatta questa premessa, alle «liste civiche civiche legate» a Bianco viene attribuito il 15%. Una sommatoria che supera il Pd (12%) e che costituirebbe la terza forza di Palazzo degli Elefanti dopo M5S (18%) e FdI (17%), con Forza Italia all’8% e la Lega al 4%, poco più sopra di Mpa, Dc e Azione-Iv, tutti stimati di un 3%, quanto un’ipotetica civica di centrodestra. Più in basso le forze di sinistra, anche se vanno sommati i dati di Sinistra italiana (2%) e Verdi (1,5%).

Il sondaggio commissionato dall’associazione di Crocitti dedica infine un capitolo all’immagine del leader Anci. Sommando i “molto” e gli “abbastanza”, Bianco viene giudicato «capace di comunicare» dal 70% del campione, «competente» (68%), «serio» (66%), «credibile» (65%), «degno di considerazione per il voto» (64%), «carismatico» (60%), «simpatico» (60%).

È sufficiente tutto ciò per il gran ritorno? Lo scopriremo presto.

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