Il 29 maggio o il 12 giugno. Sono queste le due opzioni per le amministrative in Sicilia al vaglio della giunta di governo regionale. Il presidente Nello Musumeci ha convocato gli assessori e nelle prossime ore dovrebbe arrivare la decisione. Saranno chiamati al voto 120 Comuni, tra cui due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina.
La partita sulle Amministrative è legata a quella delle Regionali. Ieri il passo in avanti della Lega che cambia nome per federarsi con le altre forze del centrodestra con il progetto Prima l’Italia al quale hanno aderito gli autonomisti siciliani e Forza Italia, o almeno quella Forza Italia che è più vicina al commissario Gianfranco Miccichè. Un progetto che però è molto in divenire perché, sulle Regionali e sulle Amministrative le forze del centrodestra sono divese. Basti pensare all’ipotesi della ricandidatura alle Regionali del presidente uscente Nello Musumeci. Fratelli d’Italia ha già detto a chiare lettere che lo sosterrà, Lega e una parte di Forza Italia hanno già detto che non se ne parla.
«Io – ha detto poco fa Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia – sono sempre stata nel centrodestra, non ho mai fatto accordi con la sinistra, siamo leali. Ora chiedo chiarezza agli altri. Sulle amministrative siamo disponibili a valutare le situazioni ma non sempre viene lo stesso dagli altri. Aspetto ancora l’ok di Fi sul sindaco uscente di Verona e aspetto di capire il pensiero di Lega e Fi sulla ricandidatura di Musumeci, visto che mi pare che gli uscenti sono ricandidati se non ci sono ragioni contrarie».
Gianfranco Miccichè ha provato a mettere il cappello sul progetto annunciato dalla Lega: «Abbiamo spinto noi Matteo Salvini a compiere questa scelta: gli abbiamo detto se cambi il nome alla Lega noi aggreghiamo tutti: per questo ritengo che quello di Salvini sia un gesto di grande generosità e coraggio. Io – ha aggiunto Miccichè – avrei chiamato il progetto “Prima la Sicilia”, che ha un senso ancora maggiore».
Per le Amministrative a Palermo Forza Italia ha confermato la candidatura di Francesco Cascio: «E’ il nostro candidato a sindaco di Palermo e lo ufficializzeremo nei prossimi giorni» ha detto Gianfranco Miccichè, conversando con i cronisti a Palazzo dei Normanni. Per il via libera definitivo si aspetta comunque la riflessione finale con i vertici nazionali del partito. Venerdì torna a Palermo la senatrice di Fi Licia Ronzulli per una riunione con i dirigenti siciliani. L’ultima volta, di fronte alle rimostranze dei suoi che non vogliono candidare Musumeci è stata molto prudente, anche perché ha probabilmente subodorato che il partito su questa vicenda è molto diviso.
Ma se Forza Italia prova a ricompattarsi gli autonomisti siciliani a Palermo candideranno Totò Lentini. Lo ha detto il vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro: «C'è ancora grande confusione sotto il cielo di Palermo. Tra titoli fantasiosi e parentesi dubitative, discese in campo e abbandoni, manifesti e video promozionali a Palermo sfilano decine di potenziali sindaci ed assessori. Ad un certo punto però i cittadini palermitani dovranno andare a votare – aggiunge – Noi autonomisti siamo pronti ed abbiamo messo a disposizione dei nostri alleati anche un’ottima candidatura, quella dell’onorevole Totò Lentini».